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Suricata suricatta - Suricato

Page history last edited by Lara 12 years, 11 months ago

 

Regno 

Animalia

Phylum 

Chordata

Subphylum 

Vertebrata

Classe 

Mammalia

Sottoclasse 

Theria

Infraclasse 

Eutheria

Ordine 

Carnivora

Sottordine 

Feliformia

Famiglia 

Herpestidae

Genere 

Suricata

Specie 

suricatta

Sottospecie

iona

marjoriae

suricatta

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                   
 

 

 

 

 Nome comune

Il nome suricato deriva dalla lingua Swahili e significa “gatto di roccia”.

I suricati, nello Zambia e nello Zimbabwe, vengono anche chiamati “angeli del sole” in quanto, secondo le credenze locali proteggono i villaggi dal “diavolo della luna” (il nostro “lupo mannaro”).

In Inglese i suricati vengono comunemente detti meerkat; questo nome ha origine dai commercianti della Dutch East India Company che, pensando si trattasse di una scimmia, adattarono il termine Sanscrito “markaTa” (मर्कट) utilizzato in India. 

Per inciso, se la parola meerkat, trascritta inizialmente dai commercianti olandesi, fosse stata indicata nella loro lingua, non si sarebbe mai potuta riferire al suricato in quanto, in Olandese, significherebbe “gatto di lago” mentre il piccolo mammifero vive in zone aride e non vicino all’acqua.

In Olanda il suricato è anche chiamato stokstaartje, che significa coda a bastone.


 Qui di seguito l'elenco dei nomi comuni utilizzati nelle varie lingue del mondo. 

  • Afrikaans (Afrikaans): Graatjiemeerkat, Stokstertmeerkat, Meerkat
  • Arabo (العربية): Alsergat (السرقاط), Meerkat  (الميركات).
  • Bielorusso (Беларусь): Surykat (Сурикат), Surikáta (Cурика́та), Tonkohvostyĭ mirkát (танкахвосты мірка́т)
  • Bretone (Brezhoneg): Surikat
  • Bulgaro (Български): Surykat (Сурикат)
  • Catalano (Català): Suricata
  • Ceco (Česky): Surikata, Hrabačka surikata, Promyka surikata
  • Cinese (中文): Meerkat ()
  • Coreano (한국어): Mieokaet (미어캣)
  • Croato (Hrvatski): Merkat
  • Danese (Dansk): Surikat
  • Ebraico (עברית): Surickta (סוריקטה)
  • Esperanto (Esperanto): Surikato
  • Finlandese (Suomi): Nelisormimangusti, Meerkat
  • Francese (Français): Suricate
  • Gallese (Cymraeg): Swricat
  • Galiziano (Galego): Suricata
  • Giapponese (日本語): Meerkat (ミーアキャット)
  • Greco (Ελληνικά): Souricata (Σουρικάτα), Mirkat (μίρκατ), Merkati (μέρκατ)
  • Indonesiano (Bahasa Indonesia): Meerkat
  • Inglese (English): Meerkat, Suricate
  • Irlandese (Gaeilge): Míorchat
  • Islandese (Íslenska): Jarðköttur
  • Isole Faroe (Føroyskt): Mýrikøttur, Surikøttur
  • Italiano (Italiano): Suricato
  • Latino (Latino): Suricata suricatta
  • Lituano (Lietuvių): Surikata
  • Malese (Bahasa Melayu): Meerkat, Suricate
  • Navajo (Diné bizaad): Dlǫ́tʼą́ʼí
  • Normanno (Nouormand): Mèrcat
  • Norvegese (Norsk): Surikat
  • Olandese (Nederlands): Stokstaartje
  • Polacco (Polski): Surykatka
  • Portoghese (Português): Suricato, Suricata
  • Rumeno (Română): Suricată
  • Russo (Русский): Surykat (Сурикат), Surikáta (Cурика́та), Tonkohvostyĭ mirkát (танкахвосты мірка́т)
  • Serbo (Српски Srpski): Meerkat (Мееркат)
  • Slovacco (Slovenčina): Surikata vlnkavá
  • Spagnolo (Español): Suricata, Suricato
  • Svedese (Svenska): Surikat
  • Tailandese (ไทย): Meerkat (เมียร์แคต)
  • Tedesco (Deutsch): Erdmännchen, Surikate, Scharrtier
  • Turco (Türkçe): Mirket
  • Ucraino (Українська): Surykat (Сурикат), Surikáta (Cурика́та), Tonkohvostyĭ mirkát (танкахвосты мірка́т)
  • Udmurto (Удмурт ): Surykat (Сурикат), Surikáta (Cурика́та), Tonkohvostyĭ mirkát (танкахвосты мірка́т)
  • Ungherese (Magyar): Szurikáta, Négyujjú manguszta
  • Vietnamita (Tiếng Vit): Meerkat

 

 Distribuzione e habitat

 

I suricati vivono nell’Africa meridionale e in particolare in Sud Africa, Namibia, Botswana, Angola sud-occidentale e Lesotho occidentale.

Mappa distribuzione suricati

I territori da loro abitati corrispondono in buona parte al deserto del Kalahari e al suo bacino; qui il terreno è arido o semi-arido e, data la salinità delle poche risorse d’acqua presenti, nella loro evoluzione, si sono adattati a ridurne il fabbisogno e a ricavare dagli alimenti quella necessaria.

Le temperature che interessano questa regione, oscillano tra i pochi gradi sotto zero della minima invernale (giugno, luglio e agosto) agli oltre quaranta dell'estate (dicembre, gennaio e febbraio) con un'escursione termica giornaliera di 20-25 gradi.

In questo ambiente, i suricati possono contare su un minor numero di predatori e, grazie alla scarsa vegetazione, hanno la possibilità di avvistarli quando sono ancora lontani.

In questi territori, le precipitazioni sono scarse (in media 300 millimetri, al massimo 600) concentrate tutte alla fine della stagione estiva tra gennaio e aprile. In questo periodo il suolo si ricopre di un sottile strato d’erba e crescono anche cespugli e arbusti, soprattutto quelli facenti parte delle graminacee e delle acacie.

Nel loro habitat vivono anche insetti, ragni, scorpioni, serpenti, antilopi, sciacalli, leoni, iene, volpi, aquile, manguste e scoiattoli di terra.

Ogni gang di suricati occupa un’area che varia da uno a cinque chilometri quadrati a seconda del numero di individui e della disponibilità di cibo. Il maschio dominante marca il territorio con la secrezione della sua ghiandola anale e la saliva, per evitare l’intrusione di altre famiglie.
I suricati scavano nella sabbia per costruire i loro rifugi sotterranei che hanno una profondità che va da 2 a 10 metri e sono costituiti da un intricato labirinto di tunnel e stanze.

Le tane possono essere dotate anche di 70 entrate per consentire ai suricati di rifugiarsi in fretta nei momenti di pericolo e per avere più vie d’uscita in caso d’intrusione. In corrispondenza di ogni ingresso c’è una montagnetta, realizzata con il terreno rimosso durante lo scavo delle gallerie, sulla quale alcuni individui della gang, le sentinelle, salgono per sorvegliare il territorio circostante.

Nel rifugio ci sono diverse camere da letto, ma ne viene utilizzata soltanto una alla volta perché i suricati dormono tutti insieme l'uno al fianco dell’altro. Urinano e defecano al suo interno perché non sarebbe sicuro uscire da soli durante la notte.

Ogni gruppo può avere da 6 a 15 tane e si sposta da una all’altra ogni giorno o due. Solo una di queste è, però, utilizzata per partorire e per le tre settimane successive alla nascita dei cuccioli.
I suricati accettano di condividere il loro rifugio con scoiattoli di terra e manguste, animali che non competono con loro per il cibo; tuttavia allontanano tutti i coinquilini quando nascono i cuccioli perché potrebbero, altrimenti, essere da loro mangiati.

Le tane abbandonate dai suricati non rimangono vuote a lungo perché vengono occupate da serpenti o altri animali.

 

 Morfologia  e anatomia

I suricati sono mammiferi diurni dal corpo snello e gli arti lunghi che vivono in gruppi numerosi (gang); il peso dell’individuo adulto varia dai 700 ai 900 grammi (i maschi sono più grandi delle femmine) e vivono in media dai 12 ai 14 anni.

Tra le caratteristiche morfologiche più evidenti, si distinguono quelle relative a:

  • PELO: Hanno un lungo pelo che, seguendo la regola di Gloger (1833), è più chiaro nelle zone più aride e fredde e più scuro in quelle più umide e calde. Il colore può essere brizzolato grigio, marrone chiaro o marrone con una tinta argento. Ha delle bande scure trasversali che coprono tutta la schiena ed il loro disegno è unico per ogni individuo. Il sottopelo è rossastro. La pancia è scarsamente coperta e lascia intravedere la pelle scura sottostante. Sulla faccia il pelo è chiaro, fatta eccezione per le macchie scure intorno agli occhi.
  • MUSO: Hanno un muso allungato di forma conica con stop (rientranza tra fronte e muso) praticamente assente. Quest’ultimo carattere è stato determinante, insieme alla posizione delle orecchie, per classificare correttamente la specie che, fino a pochi anni fa, ma ancora molti testi lo riportano, era collocata nei Viverridi, famiglia in cui lo stop è, invece, pronunciato (Rebecca Postanowicz, 2007).
  • ORECCHIE: Possiedono delle piccole orecchie nere a forma di mezzaluna posizionate lateralmente all’altezza degli occhi. Possono chiuderle per evitare che entrino terra e sabbia quando scavano. Il loro senso dell’udito è molto sviluppato.
  • OCCHI: Hanno una visione binoculare a colori e una grande percezione della profondità; gli occhi, molto allungati, gli consentono un campo periferico molto ampio. Sono presbiti e quindi vedono benissimo i potenziali predatori in lontananza, ma sono incapaci di veder bene le prede vicine, per le quali si affidano al loro sensibilissimo olfatto. Le macchie scure intorno agli occhi li aiutano a ridurre i riflessi dei raggi solari.
  • NASO: Hanno un soffice naso marrone situato alla punta del muso affusolato; grazie al loro olfatto acuto riescono a localizzare una preda sepolta nella sabbia con una semplice annusata. Molto sensibili alle tracce d’odore, i maschi dominanti marcano i loro territori per tenere distanti le altre gang. Ogni suricato è in grado di sapere, semplicemente annusandolo, se un membro della sua famiglia è malato, se ha avuto segretamente dei cuccioli o se ha lottato con uno sconosciuto.
  • BOCCA: I denti sono 36 disposti secondo la formula 3/3 1/1 3/3 2/2 e cioè 3 incisivi, 1 canino, 3 premolari e 2 molari in ogni metà dell’arco superiore ed altrettanti in ogni metà di quello inferiore. Gli incisivi sono leggermente incurvati e i molari hanno cuspidi pronunciate, perfette per sgranocchiare gli insetti.
  • ZAMPE: Sono lunghe e slanciate. A differenza delle altre specie della famiglia, come la mangusta, che hanno tre dita per ogni arto, i suricati ne hanno quattro dotate di unghie non retrattili lunghe un paio di centimetri. Gli artigli delle zampe anteriori, più lunghi e ricurvi di quelli posteriori, sono perfetti per scavare, e vengono utilizzati sia per costruire le loro tane, sia per cercare il cibo. I suricati possono muovere, in un giorno, una quantità di terra pari a centinaia di volte il loro peso corporeo.
  • CODA: È affusolata, di colore giallo e termina con una punta nera. Misura mediamente una ventina di centimetri e ha l’importante funzione di garantire l’equilibrio quando i suricati assumono la posizione eretta. A seconda di come la tengono si può capire il loro stato d’animo: se sono eccitati, ad esempio, è alta e diritta. Non sempre, però, la coda eretta significa eccitazione: quando camminano nella sterpaglia la tengono così per consentire la loro localizzazione agli altri membri del gruppo.

 

 Biologia

Riproduzione

I suricati sono iteropari, cioè si riproducono più volte nel corso della vita. Raggiungono la maturità sessuale all’età di 12 mesi, ma per le femmine la prima copulazione avviene generalmente molto tempo dopo. Non esiste una stagione specifica per gli accoppiamenti: i suricati si possono riprodurre durante tutto l’anno, però le nascite sono più frequenti nella stagione piovosa e tiepida che va da agosto a marzo, mentre sono rarissime nei periodi di siccità.

Possono avere fino a quattro cucciolate all’anno, poiché la gravidanza dura 11 settimane. Tra il parto e la fecondazione successiva possono passare anche solo due settimane: è stato osservato che, in cattività, una coppia di suricati ha avuto 11 cucciolate in 31 mesi. Il privilegio di riprodursi, all’interno di una famiglia, è riservato soltanto alla coppia alfa, quella dominante; tutta la gang è infatti formata da genitori e figli. Se uno di questi vuole riprodursi, dovrà staccarsi dalla propria famiglia e formarne una nuova.

Il corteggiamento del maschio non è molto elaborato e consiste solo nella pulizia del pelo della femmina fino a che non si sottomette spontaneamente; se questo non avviene, il maschio combatte con lei tenendola ferma per la nuca. A questo punto inizia l’accoppiamento, con il maschio, di solito, in posizione seduta.

I suricati partoriscono al massimo cinque cuccioli, ma il numero più frequente è tre. Quando nascono sono scarsamente ricoperti di peli, hanno occhi ed orecchie chiusi e sono incapaci di urinare e defecare senza lo stimolo della madre. Le orecchie si aprono intorno ai 10 giorni, mentre gli occhi intorno ai 14. Nei primi mesi la madre, dotata di sei mammelle, nutre i piccoli con il proprio latte; provvede allo svezzamento tra i 49 e 63 giorni d’età.

Le regole sociali dei suricati, consentono alla madre, fin quando allatta, di essere esentata da alcuni compiti e alleggerita in altri: ad esempio, i suoi turni di sentinella sono ridotti. Il padre è parte attiva nella cura della prole e in particolare nella sorveglianza della stessa, aiutato dagli individui della gang che non hanno ancora raggiunto la maturità sessuale.

Le osservazioni delle famiglie di suricati nel loro habitat naturale hanno consentito di mettere in evidenza un comportamento sistematico nelle cure parentali:

  • Prime due settimane: i cuccioli vengono tenuti nella tana e nutriti solo con il latte della madre che, generalmente, non si allontana.

  • Terza settimana: L’alimentazione non varia, ma è permesso ai cuccioli di uscire dalla tana, sorvegliati da un babysitter, per esplorare il territorio nelle immediate vicinanze. Nel frattempo, la madre va a caccia.

  • Dalla quarta alla sesta settimana: I piccoli cominciano a cacciare con gli adulti e la dieta, sempre a base di latte, si integra con insetti. Le abilità necessarie per cercare il cibo e reagire al pericolo, non sono istintive, ma vengono insegnate ai cuccioli da un tutor, che è, di solito, dello stesso genere del piccolo.

  • Dalla settima alla sedicesima settimana: I cuccioli cacciano autonomamente, però, se non riescono a procurarsi cibo a sufficienza, vengono aiutati dagli adulti.


Comportamento

La struttura sociale dei gruppi di suricati è ben definita. All’interno di ogni famiglia vi è una complessa attribuzione dei ruoli:

  • Coppia alpha: è costituita dal maschio e dalla femmina dominante, sono gli unici che hanno il diritto di riprodursi all’interno della famiglia (gli eventuali cuccioli delle altre femmine vengono uccisi e le madri, a volte, scacciate). Il maschio alpha non è necessariamente il più grosso.
  • Cuccioli: sono i figli della femmina alpha che non hanno ancora raggiunto i 10 mesi d’età.
  • Individui (maschi e femmine) beta: supportano il maschio e la femmina alpha; possono decidere di lasciare il gruppo per riprodursi e formare una nuova famiglia. Hanno almeno 10 mesi.
  • Babysitter: sono i cuccioli che hanno almeno 6 mesi o gli individui beta che sorvegliano la prole nei primi mesi di vita; questo compito è svolto mentre il gruppo è in cerca di cibo dai suricati meno affamati.
  • Sentinelle: sorvegliano a turno il territorio per proteggere il gruppo dai predatori; si arrampicano su montagnette, alberi, cespugli o qualsiasi cosa che gli consenta un’ampia visuale. I turni durano generalmente un’ora. Comunicano con il resto del gruppo attraverso dei vocalizzi che si differenziano a seconda della minaccia.
  • Scavatori: sono necessari per costruire e mantenere la tana; spesso i suricati si mettono uno dietro l’altro e formano una catena  per eliminare più velocemente la sabbia da asportare.
  • Mentori (tutor): sono gli individui più anziani che crescono i cuccioli, li insegnano a procurarsi il cibo, a lottare e a proteggersi dai pericoli.
Le relazioni interpersonali all’interno del gruppo sono rafforzate dalla toelettatura (grooming), che consiste nel pulirsi reciprocamente il pelo eliminando anche gli eventuali parassiti; quest’attività serve anche a mischiare gli odori dei membri del gruppo in modo da formarne uno unico. Di conseguenza è semplice per i suricati distinguere gli appartenenti alla propria gang dagli estranei.
Gli individui beta che decidono di lasciare il gruppo o che sono stati cacciati, diventano nomadi e si accoppiano con suricati provenienti da un’altra famiglia, formando la coppia alpha di una nuova gang.
Quando muore un componente della coppia alpha, di solito, viene rimpiazzato da uno degli altri membri della famiglia, ma la nuova coppia non si riproduce perché sono parenti. Tuttavia i processi che riguardano l’”elezione” di un individuo dominante sono complessi e variano a seconda dei casi particolari.
I suricati mostrano diversi comportamenti per difendersi dai predatori (falchi, aquile marziali, sciacalli). Per le minacce aeree l’unica possibilità è quella di essere avvisati dalla sentinella e di scappare nella tana; se non sono avvisati in tempo, cercano di proteggere i cuccioli con il proprio corpo. Nel caso di uno sciacallo o di un'altra gang che sta invadendo il territorio, si riuniscono, gonfiano il pelo, drizzano la coda e abbassano la testa per sembrare di essere più grandi e forti del nemico. Iniziano anche a dondolarsi avanti e indietro, sputare e urlare. Questo atteggiamento dovrebbe scoraggiare l’avversario, ma se non succede si alzano sulle zampe posteriori mettendo in mostra denti e artigli. Questo sistema di difesa è detto mobbing. In alternativa possono combattere, ma cercano sempre di evitarlo.  

 

 Alimentazione

I suricati sono animali carnivori; la loro dieta è composta per 82% da insetti, 7% da aracnidi, 3% da centopiedi, 3% da millepiedi, 2% da rettili, 2% da uccelli. In particolare si nutrono di scarafaggi, ragni, scorpioni, grilli, cavallette, larve di formiche, vermi, piccoli serpenti, uova, ma non disdegnano anche frutta, tuberi e radici.

In cattività sono spesso nutriti con topi e altri piccoli mammiferi.In natura il territorio di caccia di una gang si estende anche per qualche chilometro ed è il maschio alpha che ogni volta decide la zona.

Durante la ricerca del cibo ogni suricato opera in modo autonomo nutrendosi direttamente con ciò che riesce a catturare. I vari individui possono tranquillamente dedicarsi alla caccia perché saranno prontamente avvisati dalle sentinelle in caso di pericolo. È per questa ragione che i suricati cercano di mantenersi vicini a qualche metro di distanza l’uno dall’altro. Tuttavia, a seconda della disponibilità di cibo, questa distanza può aumentare anche fino a 50 metri. 

 

 Curiosità

Caratteristiche proprie della specie:

  • in soli due secondi possono scavare una buca in cui nascondersi;
  • hanno un'elevata resistenza al veleno, in particolare a quello degli scorpioni; infatti possono cibarsene avendo il solo accorgimento di asportarne il pungiglione;
  • sono stati riconosciuti 20 suoni diversi con cui comunicano i suricati; 
  • le sentinelle riescono a comunicare alla gang con i loro vocalizzi il tipo di predatore, la sua localizzazione e la velocità di avvicinamento; 
  • possono contrarre la peste bovina (Mycobacterium bovis);
  • dormono in gruppo per scaldarsi, ma nonostante questo ogni notte perdono il 5% del loro peso per mantenere costante la temperatura corporea;
  • può capitare che una femmina beta che partorisce, per tentare di salvare i propri cuccioli, li scambi con quelli della femmina alpha. 

 Caratteristiche comuni con gli umani:

  • viene rispettato il diritto alla madri che allattano di ridurre il tempo dedicato al lavoro;
  • i genitori sono sensibili ai lamenti dei piccoli e, come nel vecchio detto napoletano "chi chiagn' fott' a chi rir", i cuccioli che piangono di più ricevono più cibo degli altri;
  • i piccoli sono seguiti da un babysitter e "vanno a scuola";
  • sono attentissimi ad evitare l'accoppiamento tra consanguinei;
  • i gruppi non sono tribù, ma famiglie composte da un padre, una madre e i loro figli (solo in casi particolari accettano qualche estraneo);
  • se un figlio trova moglie non rimane nella propria famiglia, ma ne forma una nuova;
  • in caso di pericolo ed impossibilità di fuga fanno scudo ai piccoli con il proprio corpo. 

Suricati diventati famosi:

  • Timon, uno dei personaggi de "Il re leone" della Disney, è ispirato ad un suricato che viveva in California ospitato al Fellow Earthlings' Wildlife Center;
  • Ziziphus, la femmina dominante della gang Lazuli, vive nel Kalahari ed è stata la protagonista di molti film e documentari.

 

 Avvistamenti

I suricati sono animali molto territoriali e si spostano soltanto quando finiscono le riserve di cibo nella loro area. Possiamo dire, però, che sono stati avvistati anche molto più a nord della loro area di diffusione, nello Zambia e nello Zimbabwe perché sono presenti nelle loro credenze popolari.

 

 Progetti e Iniziative

  • The Kalahari Meerkat Project

E' un progetto a lungo termine che ricerca le cause del comportamento cooperativo nei suricati selvatici della riserva Kuruman River. Gli studi hanno consentito di rispondere a domande di ecologia evolutiva e comportamentale sia a livello di singolo individuo sia a livello di popolazione.

Attualmente (Maggio 2011) le ricerche si rivolgono a queste aree:

    • costi e benefici del comportamento cooperativo;
    • variazioni tra gli individui dell'impegno per gli aiuti;
    • conflitto per la riproduzione;
    • regolazione ormonale del comportamento cooperativo;
    • meccanismi di comunicazione ed evoluzione;
    • strategie contro i predatori;
    • modelli dei processi decisionali in gruppi cooperativi;
    • conoscenza sociale ed ecologica;
    • insegnamento, apprendimento e acquisizione di competenze.
  • Fellow Earthlings' Wildlife Center

E' un'organizzazione no-profit fondata nel 1989 ed è l'unica autorizzata negli Stati Uniti a prendersi cura dei suricati che provengono dagli zoo accreditati, quando questi non possono più ospitarli. La sua missione è quella di far sì che essi abbiano le cure migliori e la più alta qualità di vita possibile.

Attraverso una donazione è possibile adottare a distanza un suricato, e visitare il centro per conoscerlo.

Motto dell'organizzazione, tratto dall'osservazione del comportamento dei suricati:

Rispetta gli anziani, insegna ai giovani,

Collabora con la famiglia,

Gioca quando puoi, lavora quando devi,

Resta insieme,

Condividi i tuoi affetti, dai voce ai tuoi sentimenti,

Lascia il tuo segno.

Il centro è stato spesso utilizzato come set per film tematici e in particolare per la realizzazione di due documentari: "Meerkat Madness" di National Geographic e "The Power of Play" di Animal Planet. E' stato inoltre parter di quest'ultimo per la serie Meerkat Manor e, molto tempo prima, della Disney per il personaggio di Timon de "Il Re Leone".

  • The Aspinall Foundation

E' una fondazione no-profit inglese a favore di alcune specie animali presenti nei Howletts e Port Lympne Wild Animal Parks, nelle Repubbliche del Gongo e Gabon. La loro attività è in corso di ampliamento con nuovi progetti in Indonesia e Madagascar.

I suoi principali settori di attività includono allevamento in cattività, gestione degli ecosistemi, progetti di educazione delle comunità locali, controllo degli habitat e riabilitazione di animali selvatici confiscati. Presso di loro è possibile adottare a distanza animali di tantissime specie selvagge. 

  • Meerkat Magic Moments

Propone il progetto "Work With Wildlife" in cui si invitano le persone a far parte del mondo selvaggio e non ad essere un osservatore da un veicolo. I visitatori possono entrare a contatto con i suricati vedendoli agire e muoversi nel loro habitat naturale.

L'associazione è molto attiva nelle scuole locali per sensibilizzare gli studenti alla conoscenza dell'ambiente selvaggio e alla sua conservazione.

 

 Links e riferimenti bibliografici

Contiene informazioni tassonomiche ufficiali su animali, piante, funghi e microbi del mondo.

Identifica e documenta le specie a seconda del loro stato di conservazione e fornisce un indice sulla biodiversità mondiale.

Collabora con istituzioni e partner internazionali con l'obiettivo di raccogliere e condividere la conoscenza di tutte le forme di vita. Fornisce informazioni liberamente accessibili su gran parte delle specie conosciute sul nostro pianeta.

Sito del museo di zoologia dell'University of Michigan (Ann Arbor, Michigan, USA)

Un progetto a lungo termine che contribuisce alla comprensione dei comportamenti cooperativi; possono essere qui trovate informazioni su ricerche, pubblicazioni e altro.

Organizzazione no-profit (Morongo Valley, California, USA) che si prende cura dei suricati orfani, feriti, malati, anziani o comunque provenienti da vari zoo che non possono più ospitarli.

Fondazione che si dedica alla protezione delle specie rare e in via di estinzione e, quando possibile cerca di reintrodurle in natura. Collabora con i parchi "Howletts Wild Animal Park" e "Port Limpne Wild Animal Park".

Promuove l'amore e il rispetto per la natura e ospita i suricati nel loro habitat naturale a Oudtshoorn, West Cape, South Africa.

Una delle più grandi istituzioni scientifiche no-profit al mondo. I suoi interessi comprendono geografia, archeologia, scienze naturali, promozione della conservazione dell'ambiente e dei monumenti storici.

Sezione web del canale tematico dedicato agli animali facente parte del gruppo Discovery Channel.

Sito amatoriale dedicato ai suricati. 

Contiene articoli che spiegano migliaia di argomenti in modo semplice e comprensibile.

 


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