Cornus mas - Corniolo


 

Famiglia 

Cornaceae

Genere 

Cornus

Specie 

Cornus mas L. 

 

 

 

 

 

 

 Nome comune

  • Corniolo (Italia) 

 

 Distribuzione 

  • Originario dell'Europa centro-meridionale (tipo corologico Pontico), mediamente diffuso fino a 800-900 m s.l.m.. Il suo areale può spingersi fino alle regioni dell'Asia Occidentale.

 

 Morfologia 

  • Specie arbustiva-cespugliosa (forma biologica Fanerofita cespugliosa), alta da 1 a 8 m con chioma rada e irregolare. Talvolta può essere presente come alberello, ma in genere la  sua forma è simile a un cono rovesciato.  Il fusto eretto è ramificato nella parte basale a formare cespugli.  
  • La scorza dei giovani è grigiastra e liscia, passando negli adulti a un colore ocraceo. Nelle porzioni legnose più vecchie la scorza si sfalda, mettendo in evidenza colori tendenti al rosso. Foglia caduca verde scuro a inserzione opposta. Dimensioni variabili tra 6-8 cm con 3-5 paia di nervature tipiche, semplici e di forma ovoidale-ellittica. 
  • Fiori ermafroditi di colore giallo intenso, riuniti in infiorescenze ombrelliformi grandi 1-1.5 cm, ognuna delle quali è formata da 10-20 fiori.
  • Il frutto è rosso, pendulo e viene chiamato drupa. Ha una forma ovoidale con dimensioni variabili tra 1 e 1.5 cm. 

 

 Ecologia 

  • In Italia cresce spontaneo a un’altitudine media 900 m, ma può raggiungere anche quote elevate (1000-1400). Per la sua spiccata adattabilità climatica è componente di diverse associazioni vegetali: dai boschi termofili montani a siepi miste di pianura ai margini del bosco, e lungo corsi d'acqua forma macchie a cespuglio. Preferisce suoli calcarei, ambienti soleggiati o in mezz'ombra. 

 

 Fenologia 

  • La fioritura anticipa l'apertura delle foglie e avviene tra febbraio e marzo. Le infiorescenze giallo-verdastre sono ben visibili a fine inverno quando la pianta è spoglia. 

 

 Gen
Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov

Dic

 

 Coltivazione 

  • Il Corniolo viene coltivato a scopo ornamentale, inserito all'interno di siepi miste o pure, su substrati calcarei mediamente azotati. Utilizzato nell'ingegneria naturalistica per il consolidamento di scarpate e frane, presenta radici molto resistenti ed espanse. 

 

 Usi e Curiosità

  • [inserire informazioni su usi, applicazioni e curiosità relativi alla specie]

 

 Avvistamenti

  • [inserire i luoghi in cui sono presenti esemplari della specie]

 

 Tutela e Valorizzazione

  • [inserire enti ed istituzioni che "adottano" la specie]

 

 Links e Riferimenti Bibliografici

  • Konrad Lauber & Gerhart Wagner, 2007. Flora Helvetica (Flore illustrée de Suisse)

  • Pignatti Sandro, 2003. Flora D'Italia

  • Ferrari M.E. & Medici D., 2001. Alberi e arbusti in Italia


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