Famiglia
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Dipsacaceae |
Genere
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Dipsacus |
Specie
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Dipsacus fullonum L. |
Nome comune
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- Scardaccione selvatico (Italia)
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Distribuzione
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- Origine europea, maggiormente diffuso nelle regioni mediterranee (tipo corologico Mediterraneo), spontaneo in Italia e presente su tutto il territorio. Cresce in pianura e in collina, e può raggiungere quote più elevate in ambienti montani fino a 1400 m s.l.m..
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Morfologia
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- Specie erbacea annuale o bienne (forma biologica Emicriptofita o Terofita) alta tra 80 e 200 cm. Fusti ascendenti ed eretti, che presentano spine molli, le quali formano un angolo di 90° con il fusto. Radice robusta e fittonante.
- Le foglie basali presentano spine a livello della nervatura centrale, hanno forma lanceolata e margine grossolanamente dentato, e sono grandi anche 10-15 cm per 30-50. Quelle superiori hanno invece margine intero, e sono anch'esse lanceolate, con la presenza di spine sulla pagina inferiore. Hanno inserzione opposta e sono saldate a 2 a 2.
- I singoli fiori sono di colore lilla e più raramente biancastri, raggruppati in infiorescenze a capolino. Hanno forma ovoidale e sono grandi fino a 8 cm, e presentano squame che possono superare in altezza l'infiorescenza stessa.
- I frutti sono acheni di circa 5 mm.
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Ecologia
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- Specie autoctona italiana, vivente da 0 a 1400 m s.l.m.. Possibile presenza in ambienti ruderali o semi-ruderali, sulle rive e nelle vicinanze di corsi d'acqua, in prati e pascoli mesofili, nei frutteti e nelle praterie artificiali. Predilige terreni mediamente umidi, a pH compreso tra 5,5 e 8. Necessita di substrati ricchi in sostanze nutritive e di esposizioni soleggiate, ma può sopportare anche zone più ombreggiate con forti variazioni di umidità.
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Fenologia
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- Fioritura tra luglio e agosto, con inizio nella porzione centrale del capolino per poi espandersi verso i poli.
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Gen
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Feb |
Mar |
Apr |
Mag |
Giu |
Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic
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Coltivazione
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- Lo Scardaccione veniva coltivato e utilizzato nella lavorazione della lana fin dall'antichità. Oggi giorno il suo impiego è venuto meno, ma è comunque coltivato e usato dopo essere stato essiccato come specie ornamentale.
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Usi e Curiosità
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- [inserire informazioni su usi, applicazioni e curiosità relativi alla specie]
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Avvistamenti
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- [inserire i luoghi in cui sono presenti esemplari della specie]
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Tutela e Valorizzazione
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- [inserire enti ed istituzioni che "adottano" la specie]
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Links e Riferimenti Bibliografici
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Konrad Lauber & Gerhart Wagner, 2007. Flora Helvetica (Flore illustrée de Suisse)
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Aeschimann D.E. et al, 2004. Flora Alpina
-
Pignatti Sandro, 2003. Flora D'Italia
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