Leone bianco sudafricano


 

Famiglia 

Felidae

Genere 

Panthera

Specie 

Panthera Leo Krugeri

 

 

 

 

  

 

 Nome comune

  • Il leone bianco sudafricano appartiene alla sottospecie Leo Krugeri, nome datogli da Roberts nel 1929. 

 

 Distribuzione  e habitat

 

  • L'habitat naturale del leone bianco sudafricano è la regione sudafricana, principalmente l'area di Timbavati. Attualmente i leoni bianchi(solo 200 esemplari) vivono in cattività: in Africa nel Parco Nazionale di Kruger, in Italia nel Safari Park di Pombia(una coppia di leoni con la loro cucciola) e nel Parco faunistico delle Cornelle di Valbrembo(un maschio e due fammine). 

 

 Morfologia  e anatomia

  • Il leone bianco sudafricano è anatomicamente identificabile con il leone africano. Gli esemplari di sesso maschile pesano mediamente 182 kg, ma possono arrivare in età adulta a un peso di 260 kg e la loro lunghezza oscilla tra 2,77 m e 3,10 m. Gli esemplari di sesso femminile hanno una massa corporea inferiore a quella maschile, ma comunque possono arrivare a pesare fino a 181 kg. La caratteristica dei leoni bianchi, che li distingue dai comuni leoni africani, è il candido colore della pelliccia, che con la crescita si iscurisce da bionda a bianca. Questa stessa particolarità mette a rischio, in natura, la sopravvivenza della specie, poichè proprio a causa del chiaro manto i leoni non riescono a mimetizzarsi nell'ambiente rendendosi facili prede.

 

 Biologia

  • Il leone bianco sudafricano deve la sua bianca pelliccia al gene recessivo chiamato "chinchilla" o color "inhibitor", poichè colpisce il fenotipo del colore del manto. Più che di una sottospecie distinta si deve parlare di polimorfismo genetico legato ad una condizione di leucismo, ovvero una particolare variazione genetica che interessa più dell' 1% della popolazione. Questa variazione è riconducibile al melanismo della pantera nera. Per questo motivo la convinzione che il leone bianco sia albino è errata. Inoltre a dimostrazione di ciò si nota la colorazione azzurra dell'iride degli esemplari di leone bianco analoga a quello dei comuni leoni africani, diversa dalla colorazione rossa tipica dell'iride degli esemplari albini. L'eccezionalità della nascita di un leone bianco è dovuta alla rarità della presenza del gene recessivo color inhibitor nel DNA dell'esemplare. Infatti dei nati da una coppia di leoni fulvi (cioè scuri) con gene recessivo e dominante, solo il 25% sarà un leone bianco, il 50% dei nati da un leone fulvo con gene recessivo e da un leone bianco sarà un leone bianco, solamente da una coppia di leoni bianchi il 100% dei nati sarà come i genitori.
 

 

 Curiosità

           Il leone bianco è stato scoperto recentemente, alla fine del XX secolo. Precedentemente alla sua scoperta, il leone bianco era diventato, per i suoi misteriosi avvistamenti, il protagonista preferito delle leggende africane,che lo consideravano portatore di quella bontà presente in tutti gli animali. Oggi il leone bianco è diventato il protagonista del cartone animato "Kimba,il leone bianco",nato in Giappone, ispirato a un'opera di Osamu Tezuka pubblicata su una rivista giapponese dal 1950 fino al 1954, quando poi inizia la serie televisiva. In Italia il cartone animato arriva intorno al 1977.

 

 Avvistamenti

  • [inserire i luoghi in cui sono sati avvistati esemplari della specie]

 

 Progetti e Iniziative

  • Per i motivi legati all' estinzione e alla rarità della specie, sopra trattati, numerosi enti di protezzione animale finanziano i parchi nazionali africani per garantire la sopravvivenza dei leoni bianchi e per sensibilizzare la popolazione locale alla tutela dei leoni e non al loro commercio, permettendole anche l'adozione di alcuni esemplari. Infatti molti dei parchi in Africa combattono ogni giorno contro i bracconieri. Questa é l'immagine di una campagna di sensibilizzazione all'adozione promossa da un ente di protezione africano:

 

 Links e riferimenti bibliografici

  • [inserire collegamenti ad altre risorse online]

 

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