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Un mondo sotto le suole

Page history last edited by Elisabetta 11 years, 10 months ago

 


 

Localizzazione

Parco Sempione, Milano

Tipologia di percorso

Città

Specie segnalate

Trifolium repens,

Bellis perennis, Taraxacum officinale, Trifolium pratense, Rumex acetosa, Ranunculus acris, Lasius nieger, Lumbricus terrestris, Coccinella septempunctata, Afidi, Helix pomatia.

 

 

 

 

  

 

 

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 Descrizione del Percorso

 

  • Questo percorso è finalizzato a mostrarvi come la biodiversità non sia una peculiarità specifica solo di zone selvagge e inabitate o di parchi naturali, ma sia possibile da osservare anche in un ambiente urbanizzato. Questo percorso in particolare prenderà vita tra i sentieri e le distese verdeggianti di un parco situato nel centro di Milano: parco Sempione. Si tratta di un parco di stile romantico “all’inglese”, tutto recintato, che contiene una ricca collezione arborea e arbustiva, numerosi spazi ricreativi e di svago per bambini e adulti e lungo i suoi margini si trovano importanti edifici storici e istituzioni milanesi, come il Castello Sforzesco e i suoi musei, l’Arena Gianni Brera, l’Arco della Pace, la Triennale di Milano e l'Acquario Civico. Come possiamo notare dal titolo, "un mondo sotto le suole", il percorso si occuperà essenzialmente di osservare e analizzare le specie che potremmo calpestare facendo una normale passeggiata nel parco. In particolare il nostro percorso sarà il seguente:  

            

 

   

 Descrizione delle specie 

 
   

Flora:

 Innanzitutto, nell'accingenrci ad analizzare le specie erbacee incontrate lungo il percorso dobbiamo soffermarci sull'apparentemente banale prato. In molti prati vengono utilizzati miscugli di semi diversi scelta dettata dal fatto che ci sono alcuni fattori, quali il tipo di terreno, il clima, l’uso del prato oppure presenza o meno di zone d’ombra, che impongono l’utilizzo di combinazioni di semi per conservare un bel prato erboso tutto l’anno. Perciò è molto difficile capire quali specie sono state utilizzate nel manto erboso che abbiamo analizzato, possiamo dire che probabilmente alcune di queste specie siano: Paspalum notatum, Festuca arundunacea, Poa pratensis.

 

                                  

 

 

  • Trifolium repens: 

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

Genere: Trifolium

Specie: Repens

                                        

 

                                                                                  

Detto anche trifoglio rampicante o trifoglio ladino, è una pianta erbacea bi-triennale in condizioni umide, altrimenti perenne. Presenta rizomi molto ramificati, steli striscianti, stoloniferi, generalmente violacei, solo talvolta cespugliosi, ascendenti nella parte superiore e in alcuni casi ricoperti di una corta peluria. Non supera mai i 30 cm di altezza e forma vasti tappeti nei prati. Le foglioline sono sessili, larghe ovali, finemente dentate, di colore verde con una chiazza bianca.I fiori sono capolini globosi, solitari, bianchi, verdastri o rosa, più alti delle foglie e dopo la fioritura diventano penduli e bruni. I frutti sono legumi, lineari, appiattiti, con 3-4 semi cuoriformi, di colore variabile, che rimangono nel calice disseccato. Nativo del continente europeo, del Nord Africa e dell'Asia occidentale, è stato ampiamente introdotto in tutto il mondo, in Italia è molto comune lungo le strade campestri, al margine dei boschi, nei prati, in qualsiasi tipo di terreno tranne in quelli troppo compatti o troppo sabbiosi.

 

                                                                                 

  • Bellis perennis:  

   

 

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Asterales

Famiglia: Asteracae

Genere: Bellis

Specie:  B. Perennis

 

 

 

 

Nota anche come pratolina comune o margheritina comune, è una specie appartanenete alla famiglia delle Astaraceae, molto comune in Europa. L'altezza della pianta difficilmente supera i 5–15 cm, caratterizzata dall'assenza di un fusto vero o proprio: il peduncolo fiorile nasce direttamente dalla rosetta basale, formata da foglie ovali o spatolate, allungate e ristrette verso il picciolo e la parte più larga verso l'apice della foglia. L’infiorescenza è composta da un unico capolino: il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo emisferico sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, bianchi o rasati, e i fiori centrali tubulosi; inizia a fiorire a marzo fino a circa inizio ottobre. L'impollinazione avviene tramite insetti e la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. E' considerata una pianta infestante, l'habitat tipico sono i prati, i giardini e i parchi.

 

 

  • Taraxacum officinale:

 

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Astarales

Famiglia: Asteraceae

Genere: Taraxacum

Specie: T. officinale

 

 

 

 

 

 

 

È anche conosciuto come “dente di leone” o “soffione”, è una pianta a fiore e appartiene alla famiglia delle Asteracee. È una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra i 3 e i 9 cm. Presenta una grossa radice dalla quale si sviluppa una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Il fusto presenta all’apice un’infiorescenza giallo-dorata, detta capolino. La fioritura avviene in primavera ma si può prolungare fino all’autunno. L’impollinazione avviene tramite insetti, ma anche grazie al vento. Da ogni fiore si sviluppa un frutto secco (comunemente chiamato soffione) provvisto di un ciuffo di peli bianchi che agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino. Cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino ad una altitudine di 2000 m.

 

 

 

 

 

 

  • Trifolium pratense:

 

  

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

Genere: Trifolium

Specie: T. pratense 

 

 

 

 

 

È una pianta erbacea, geograficamente diffusissima soprattutto nei prati, pascoli e incolti, perché resiste molto bene al freddo. La sua durata non supera solitamente i due anni. Il fusto è eretto e semplice di altezza tra i 10-60 cm. Le foglie sono trifogliate, obovali di colore verde con un disegno biancastro a forma di “V”. I fiori sono peduncolati di colore rosso chiaro e globosi; i frutti sono bacelli con seme unico. 

 

 

  • Rumex acetosa:

 

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Poligonales

Famiglia: Polygonaceae

Genere: Rumex

Specie: R. acetosa

 

 

 

 

 

Definita anche erba brusca, è una pianta erbacea, perenne, provvista di una grossa radice, dalla quale in primavera si svilippa un fusto eretto, semplice di colore rossastro che può raggiungere l’altezza di un metro. Le foglie basali formano una rosetta e sono provviste di un lungo picciolo. Quelle disposte lungo il fusto sono sessili e non hanno picciolo. I fiori sono distinti in maschili, di colore rossiccio, disposti in fascetti su una piccola pannocchia di forma slanciata, e femminili. La fioritura inizia a fine primavera e dura tutta l'estate. Il frutto è un achenio ricoperto dai petali persistenti che assumono un colore rosso-ruggine. È diffusa in tutta Italia, dal mare ai monti, in luoghi aperti e lungo i corsi d'acqua, è una pianta spontanea. 

 

 

  • Ranunculus acris:

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Ranunculales

Famiglia: Ranunculaceae

Genere: Ranunculus

Specie: R. acris

 

 

 

Il ranunculo comune è una pianta perenne ed erbacea molto diffusa nell’Italia settentrionale e in Europa. L’altezza media è di 30-80 cm, il fusto è formato dalla parte ipogea, caratterizzata da un breve rizoma e la parte epigea, un fusto eretto, ramoso e multiforme con peli appressati nella parte alta. Le foglie basali sono picciolate a forma pentagonale con margini profondamente incisi in 3/7 segmenti ben distanziati mentre le foglie cauliche sono disposte in modo alterno e progressivamente ridotte con un numero minore di lobi. I fiori sono ermafroditi, la corolla è formata da 5 petali di colore giallo-dorato di forma obovata. I frutti sono acheni lisci e glabri a forma ovata o sub sferica. La riproduzione avviene per via sessuata grazie all’impollinazione degli insetti pronubi. L’habitat tipico sono le zone incolte, i prati e i margini dei sentieri fino a 1600 m s.l.m.

 

 

Fauna: 

Avendo osservato e percorso per lo più zone di prato, la fauna incontrata rientra per la maggior parte nel tipo degli artropodi, caratterizzati dagli arti e con appendici articolate. Teniamo presente inoltre che la varietà di specie presenti in un prato è enorme ed è molto difficile individuare ogni singola specie. Qui ci limitiamo a elencare e analizzare le specie che abbiamo incontrato, anche se come detto prima sono una minima parte della grande varietà di specie realmente presenti.  

 

 

  • Lasius Niger:

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylum: Arthropoda

Classe: Insecta

Ordine: Hymenoptera

Famiglia: Formicidae

Genere: Lasius

Specie: L. niger

 

 

 

 

Comunenemente detta formica nera o formica nera dei giardini è una specie diffusa in tutta l’Europa e in alcune parti del Nord America e dell’Asia. La lunghezza varia dai 2-4 mm, di colore nero o bruno scuro a volte lucente. Forma colonie con un numero variabile di individui tra le 15.000 e le 30.000 unità. È una specie estremamente adattabile, nidifica nel terreno in piccoli nidi e in alcuni mesi invernali va in letargo. Le uova vengono depositate verso la fine della primavera e le larve si schiudono dopo 3-4 settimane, poi vengono nutrite con secrezioni delle ghiandole salivari della regina fino a quando si differenziano le prime operaie. Le formiche operaie allevano le larve, costruiscono e riparano il nido e procurano il cibo per tutta la colonia. Quando escono alla ricerca di cibo, le operaie seguono tracciati ben definiti; preferiscono sostanze zuccherine ma non disdegnano alimenti iperproteici. L’accoppiamento tra regine e maschi fertili avviene in volo tra la metà e la fine dell’estate e i maschi muoiono dopo l’accoppiamento. 

 

 

  • Lumbricus terrestris:

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylum: Annelida

Classe: Clitellata

Ordine: Haplotaxida

Famiglia: Lumbricidae

Genere: Lumbricus

Specie: L. terrestris

 

 

 

È un animale di colore rosastro, apparentemente cilindrico, che può raggiungere i 30 cm di lunghezza e il diametro di 5mm. Il lombrico è costituito da una serie di elementi più o meno uguali tra loro che si ripetono, detti metameri; gli esemplari maturi presentano a un terzo dall’estremità anteriore una regione ispessita e più chiara, detta clitello, coinvolta nella fase riproduttiva. Non è dotato di un sistema respiratorio, ma respira filtrando l'aria dal suolo bagnato: per questo motivo vive sotto terra ed esce soltanto quando piove. È una specie utilissima per la fertilità del terreno:  infatti, scava gallerie nel terreno migliorandone l'aerazione e dando un importante contributo ai processi di umificazione. Si nutre dei piccoli frammenti organici presenti nella terra che ingerisce. Sia l’estremità anteriore che quella posteriore sono in grado di rigenerarsi, entro certi limiti. È ermafrodito e oviparo.

 

 

  •  Coccinella septempunctata:

 

 

 Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylum: Arthropoda

Classe: Insecta

Ordine: Coleoptera

Famiglia: Coccinellidae

Genere: Coccinella

Specie: C. septempunctata

 

 

 

 

 

 

La coccinella comune è un coleottero appartenente alla famiglia dei Coccinellidi. Le ali anteriori sono di colore rosso accesso con la presenza di tre punti neri per ogni ala e uno sulla commisura, per un totale di sette punti, da cui deriva semtempunctata; le zampe sono brevi e nere e le antenne sono corte terminanti con una piccola clava. Durante l'inverno si ritirano sotto le foglie accartocciate o nelle spaccature delle cortecce e lasciano il nascondiglio quando inizia il periodo dell’accoppiamento, agli inizi della primavera. L’esemplare femmina depone sulle foglie grandi quantità di uova giallo-arancioni in gruppi compatti e le larve raggiungono la maturità verso maggio. Poi la larva si sviluppa rapidamente cambiando più volte la pelle e dopo essersi trasformata in ninfa diventa un esemplare adulto. Vive in ogni parte del mondo, ovunque siano presenti gli afidi, gli insetti che maggiormente fungono da base nella loro dieta, svolgendo un ruolo di disinfestazione molto gradito. È presente da marzo a ottobre con una sola generazione.

 

 

  • Afidi:

 

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylium: Arthropoda

Classe: Insecta

Ordine: Rhynchota

Superfamiglia: Aphidoidea

 

 

 

 

Sono una superfamiglia di insetti fitomizi compresi nell’ordine dei Rhynchota. Hanno un corpo tozzo e di piccole dimensioni, con capo  torace generalmente più piccoli dell’addome. L’esoscheletro è molle e delicato. Le ali, quando sono presenti, sono tutte membranose e hanno una venulazione semplificata, uniforme nella generalità degli afidi e la loro posizione in fase di riposo è caratteristica: infatti vengono ripiegate all'indietro e tenute verticali e combacianti, sollevate sopra l'addome. La nutrizione avviene a spese dei succhi di singole cellule parenchimatiche oppure a spese della linfa elaborata. Recano ingenti danni alle coltivazioni: infatti il loro potenziale riproduttivo è così alto che le loro popolazioni raggiungono in breve tempo livelli tali da causare il deperimento dell'ospite attaccato.

 

 

 

  • Helix pomatia:

 

 

Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylium: Mollusca

Classe: Gastropoda

Ordine: Pulmonata

Famiglia: Helicidae

Genere: Helix

Specie: H. pomatia

 

 

 

Si tratta di un mollusco gasteropode terrestre comunemente chiamato "chiocciola" o "lumaca". Ha un corpo molle dalla superficie rugosa, solitamente di colore grigio-beige. Il nicchio è tondeggiante, solitamente destroso, caratterizzato da 4 o 5 spirali e di colore che varia dal crema al marrone. La dimensione è circa di 4-5 cm. é una specie ermafrodita, ma non è possibile l'autofecondazione. L'accoppiamento avviene solitamente d'estate secondo un elaborato rituale di corteggiamento. Depone d'estate circa 100 uova, e come di sua abitudine lo fa molto lentamente. Esse hanno circa le dimensioni di un chicco di mais. Va in letargo nei primi giorni dell'autunno e ne riesce inprimavera. Durante questo lungo periodo si ritira e chiude la conchiglia con un tappo calcareo. La dieta della Helix pomatia è essenzialmente vegetariana.

  

 

 

 Quando?

  • Questo percorso è stato effettuato in primavera, nel mese di maggio, che è sicuramente il periodo in cui le diverse specie sono meglio osservabili. Infatti la flora è verde e rigogliosa e quasi al culmine del suo sviluppo e la fauna è attiva e quindi bene visibile. Infine consiglierei la mattina di una giornata soleggiata come orario di visita al parco, in quanto il sole è alto nel cielo e garantisce una migliore visibilità.   

 

 Curiosità

Per chi volesse approfondire certi aspetti sulle specie prima analizzate, qui di seguito sono indicate alcune curiosità su alcune specie:

 

  • Trifolium repens: il trifoglio è da sempre uno dei simboli dell'Irlanda, che loro chiamano "Shamrock". Secondo la leggenda rappresenta il legame con il santo patrono dell'isola San Patrizio: la tradizione orale tramanda che san Patrizio usò una foglia di trifoglio per divulgare la dottrina della trinità; infatti durante il St. Patrick's Day, una festività inglese, si portano insieme alla tradizionale croce una foglia di trifoglio singola. Il trifoglio è rimasto un inequivocabile simbolo irlandese ed è associato in tutto il mondo all'Irlanda. Il trifoglio repens è anche protagonista di un'altro simbolo: infatti capita per un'anomalia relativamente rara che le fogli possano essere composte da quattro foglioline, il quadrifoglio. A causa della sua rarità in molte culture si ritiene che trovare o ricevere in dono quadrifogli porti fortuna, secondo alcune credenze popolari metterne uno sotto il cuscino propizi bei sogni. Sempre secondo altre credenze popolari, ogni foglia rappresenterebbe qualcosa: la prima è per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l'amore e, ovviamente, la quarta simboleggia la fortuna

 

 

 

 

 

  • Bellis perennis: Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. è più probabile che derivi dal latino "bellus" (= grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino. Nel linguaggio dei fiori evoca innocenza, grazia, bontà, ma dice anche "prendo tempo " "ci penserò", insomma il fiore di chi ama temporeggiare. Nel medioevo le si attribuivano facoltà profetiche in amore, probabilmente da qui il famoso "m'ama non m'ama".I bambini di ogni generazione sono cresciuti cogliendo Pratolina per le proprie mamme e giocando con i fiori a formare mazzettini e ghirlande e proprio per la semplicità del gesto con il quale i bambini sono soliti donare alla propria mamma mazzolini di margheritine il fiore è riconosciuto come l'emblema della purezza e del candore. Ha anche alcune proprietà mediche: per uso interno i fiori e la pianta della Margheritina hanno leggere proprietà lassative, ma soprattutto stimolano la diuresi e la sudorazione agendo, quindi, come disintossicanti; Per uso esterno riduce la secrezione dei tessuti ed è anti infiammatoria, utile per le irritazioni della bocca e della gola e per le palpebre arrossate. Queste proprietà possono essere sfruttate nell'uso cosmetico per schiarire la pelle, detergere zone macerate dal sudore, decongestionare il viso attorno agli occhi. Infine in cucina possono essere utilizzate le foglie raccolte prima della fioritura, in insalata o per le zuppe; i capolini possono essere preparati sott'aceto

 

 

 

 

 

 

 

  • Tarassaco officinale: il latte emesso dalle sue foglie è un buon emolliente e detergente per la pelle del viso e un decotto di radice esercita un’efficace azione diuretica, in quanto fornisce all’organismo potassio. Inoltre può anche essere mangiato: costituisce una delle insalate primaverili più apprezzate, grazie al sapore amarognolo, ma gradevole e alla ricchezza in vitamine (A e C) e sali minerali, le foglie sono una verdura da consumare anche cotta, dopo averla lessata, e con le radici essiccate e tostate si ottiene un succedaneo del caffè, meno gradevole per il palato di quest’ultimo, ma anche meno nocivo. Infine se vi capita di sognare un dente di leone, annuncia un ambiente futuro piacevole e gioioso per voi e la vostra amante e si si sogna di mangiare un dente di leone significa che avete bisogno di prendersi cura della propria salute o di soffrire le conseguenze malato. 

 

 

 

 

  • Rumex acetosa: era conosciuta come pianta officinale già nell'antichità: Carlo Magno promosse la sua coltivazione nei giardini dei chiostri e grazie alle sue proprietà curative, l'acetosa era utilizzata in caso di febbre alta e inappetenza. I medici medioevali la ritenevano capace persino di curare la peste e il colera e in passato era usata contro lo scorbuto, affezione dovuta a una carenza di vitamina C. Oggigiorno l'acetosa viene consigliata per stimolare l'appetito, la digestione e la diuresi. Grazie all'elevato quantitativo di ferro presente, è efficace per depurare e arricchire il sangue. Il decotto preparato con le sue foglie, impiegato è indicato nella cura di malattie cutanee e punture d'insetti. Infine in cucina le foglie di acetosa vengono ampiamente usate per il loro caratteristico e saporito gusto acidulo e un poco amarognolo: crude sono ottime in insalata; cotte sono squisite in minestre di verdure, in frittate, come contorno per le carni rosse e in salse per il pesce e il pollame.

 

 

 

  • Coccinella septempunctata: si dice che se una coccinella si appoggia su di te porti fortuna, ma che origini ha questa credenza comune? Il nome della coccinella deriva dal greco Kokkinòs, termine usato per indicare il colore rosso scarlatto e nell'antichità questo colore era considerato un portafortuna sia in battaglia che in ambito medico. Inoltre i sette puntini sono legati alla simbologia antica che conferiva al numero sette un enorme valore positivo. La coccinella è anche legata al culto della Vergine Maria, perchè si credeva fossero piovute dal cielo in loro soccorso dopo un'epidemia di afidi che distrusse la maggior parte dei loro raccolti. Fu anche uno dei simboli dell'antica divinità italica Licina, signora delle partorienti e della fertilità, ma anche dell'amore, della luce e della bellezza. Anche in Asia ha connotativi positivi è credenza comune che le bestiole abbiano il potere di conoscere tutte le lingue del mondo e che ogni singolo esemplare sia stato benedetto "personalmente" da Dio. Secondo la simbologia pellerossa, la coccinella avrebbe il forte potere di eliminare i pensieri negativi trasformandoli in positivi ed è sinonimo di protezione, specie se si stanno affrontando cambiamenti. In Francia si dice che le coccinelle, posandosi su di noi, siano in grado di portar via con se ogni tipo di malattia o malessere interiore. Una tradizione rumena vuole che, mettendo una coccinella sul palmo della propria mano e facendola poi volare via con un soffio esprimendo un desiderio, basterà guardare da che parte volerà la bestiola per capire da quale direzione arriverà la nostra fortuna e sempre in Romania, ma anche in altri paesi dell'Europa centrale, si dice che se una coccinella si posi sulla mano di una ragazza nubile, camminandoci sopra per diverso tempo, entro un anno questa si sposerà. In svizzera poi si pensa che sia la coccinella a portare i bambini, invece che la cicogna.

 

 

 

 

 

 

 

  

  • Helix pomatia: la chiocciola è stato uno degli alimenti più consumati dai nostri antenati. I Greci erano così appassionati di questa pietanza che inventarono addirittura una forchetta apposta per mangiarla con più facilità ed attribuirono alla chiocciola delle proprietà afrodisiache. Il consumo della chiocciola era comune anche tra i Romani che praticavano anche l'elicicoltura, allevandole con foglie di lauro, vino e crusca bollita. Le chiocciole erano, all'epoca, un alimento molto di moda che non mancava mai nei banchetti imperiali. Nel corso dell'Alto medioevo, invece, la chiocciola divenne il cibo dei ceti più bassi che non potevano permettersi la costosa carne.  Solo nell'800, a seguito di una carestia, le lumache tornarono in voga, fino a conquistare un posto d'onore nell'alta cucina francese. Il termine cucchiaio, deriva dal latino “cochlea”, che significa conchiglia, chiocciola e la ragione della sua etimologia deriva probabilmente dal fatto che uno dei primi cibi non solidi dei nostri antenati fu proprio la chiocciola. Infine una leggenda antica narra che un soldato romano, seguendo le chiocciole di cui era ghiotto, scovò un passaggio segreto sotterraneo che conduceva a Cartagine e che permise ai Romani di penetrare nella città. 

 

 

 

 

 

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