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Biodiversità antropizzata- Un mare verde nel Soave

Page history last edited by Selene 11 years, 11 months ago

 

Localizzazione

Soave (VR)

Tipologia di percorso

Campagne di collina

Specie segnalate

Vite (Vitis vinifera);

Olivo o Ulivo (Olea europaea);

Ciliegio (Prunus avium - cerasus);

Cipresso (  Cupressus sempervirens);

Farnia (Quercus robur);

Gelso bianco (Morus alba);

  Frassino maggiore (Fraxinus excelsior);

Noce (Juglans regia);   

Melograno (Punica granatum);   

Lepre (Lepus europaeus);

Fagiano (Phasianus Colchicus);

Biacco (Hierophis viridiflavus);

 Merlo (Turdus merula);

Ascomycota

 

 

 

 

 

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  Descrizione del Percorso

'La strada che da Verona conduce a Venezia è assai amena, larga dritta e ben tenuta. Si vedono lunghe file di alberi intorno e a questi sono ravvolti i tralci della vite che ricadono giù [..]'. Giunto a Verona nel settembre 1786, Wolfgang Goethe iniziò così la sua descrizione della vendemmia nel soavese e tutt'oggi, quasi tre secoli dopo, non è di molto cambiata.

 

Soave, è un piccolo comune italiano, a circa 20 km da Verona, nella quale troviamo un esauriente esempio di biodiversità antropizzata. Le sue dolci colline e il conseguente clima mite, favoriscono la coltivazione di uliveti, ciliegi e specialmente vigne, che possiamo ammirare anche lungo le strade principali, i quartieri residenziali e le piste ciclabili. La presenza poi di alberi da frutto selvatici e di arbusti dona al paesaggio soavese varie tonalità di verde, che sembrano quasi ingoiare la piccola zona urbana dominata dall'antico castello medievale.

In posti come questi si ha la Natura a due passi da casa e nonostante l'opera urbanizzatrice dell'uomo, a Soave il bene più prezioso rimane il territorio, in un armonioso connubio fra paesaggio e attività produttiva.

 

 Descrizione delle specie 

Vite (Vitis vinifera) è un rampicante della famiglia Vitaceae ed è diffusissima in tutte le zone del mondo, eccetto in Antartide. Il rapporto con l'uomo inizia sin da epoche antichissime, probabilmente dal neolitico, nel quale esso inizia a coltivarla e a trarre sussistenza dai suoi frutti. I primi accenni di produzione di vino sono più tardivi, tra i Sumeri e i geroglifici Egizi, in cui il vino era considerato bevanda sacra agli dei, funzione che ha mantenuto per moltissimi millenni. La vite è una pianta molto fragile che necessita di una tecnica di 'allevamento' e la viticultura italiana può far riferimento a due modi: il primo, importato dal mondo greco, prevede che la vite sia allevata ad alberello, con o senza sostegno, adatta agli ambienti siccitosi; il secondo, tipico modello etrusco e romano, vede la coltivazione di viti di grosse dimensioni e quindi l'assoluta necessità di un sostegno vivo, come olmi, frassini, aceri, salici e gelsi (presenti tutt'oggi nel territorio soavese), o uno morto. La vite è una pianta eliofila, ovvero che necessita di molto sole. A basse latitudini la disponibilità di radiazioni solari non presenta un problema, ma più ci si alza di livello più le giornate nuvolose fra il germogliamento e la fase di maturazione aumentano e potrebbero compromettere il tenore zuccherino del frutto. Nonostante ciò la vite è una pianta molto resistenze alle basse temperatura e può arrivare a soffrire anche -20°C. I fiori sono riuniti in infiorescenza a pannocchia, dapprima erette, poi pendule (grappolo composto). Un grappolo è formato da un asse principale, detto rachide, che si ramifica in assi laterali a sua volta ramificati. Il frutto è una bacca, detta acino; il colore della bacca matura varia, secondo il vitigno, dal verde al giallo, dal roseo al rosso-violaceo, dal nero o al nero-bluastro, ma l'intensità e la tonalità del colore può variare anche in funzione delle condizioni ambientali, in particolare l'illuminazione. L'epicarpo (buccia o cuticola) è glabra e spesso pruinosa. La forma degli acini è in genere sferica o ovoidale, ma può assumere anche forma allungata, fino alla cilindrica o arcuata. La conformazione del grappolo varia in funzione di fattori varietali e ambientali, soprattutto nutrizionali. In generale è cilindrica, conica o piramidale.

(La vite regina del Soave è la Garganega, nonostante la grande varietà dei vigneti.) 

 

L'olivo o ulivo (Olea europaea) è una pianta da frutto originaria del Vicino Oriente e utilizzato sin dall'antichità. È una pianta sempreverde e comincia a fruttificare verso il 3º–4º anno, inizia la piena produttività verso il 9º–10º anno; la maturità è raggiunta dopo i 50 anni. In condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni.Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse e raggiungono al massimo i 60–100 cm di profondità.

Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La chioma ha una forma conica e le foglie sono piccole, ellittiche e coriacee, con picciolo corto e margine intero. Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono raggruppati in numero di 10–15 in infiorescenza a grappolo, chiamate mignole. La mignolatura ha inizio verso marzo–aprile. La fioritura vera e propria avviene da maggio alla prima metà di giugno. Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte asimmetrica, del peso di 1–6 grammi, dal quale poi si ricava l'olio.

 

 

Ciliegio (Prunus avium) è un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario dell'Europa e del Medio Oriente. Si tratta di un albero deciduo che cresce dai 15 ai 32 m di altezza, con un tronco che raggiunge il diametro di 1,5 m. Gli alberi giovani mostrano un tronco dritto e una corona conica simmetrica, che diviene arrotondata ed irregolare negli alberi più vecchi. Vive circa 100 anni ed è molto esigente di luce. La corteccia è levigata porpora-marrone con prominenti lenticelle orizzontali grigio-marrone negli alberi giovani, che diventano scure più spesse e fessurate negli alberi più vecchi. Le foglie sono alternate, ovoidali acute semplici, di un verde pallido o brillante, mentre in autunno diventano arancioni, rosa o rosse prima di cadere. I fiori bianchi peduncolati con cinque petali bianchi, stami gialli, ed un ovario supero; i fiori sono ermafroditi e vengono impollinati dalle api. La fioritura ha luogo all'inizio della primavera contemporaneamente alla produzione di nuove foglie. Il frutto è una drupa carnosa, di un rosso brillante fino ad un viola scuro quando matura a metà estate e contiene un singolo piccolo nocciolo. Assieme al Prunus cerasus esso è una delle due specie di ciliegio selvatico che sono all'origine delle varietà di ciliegio coltivato che produce tipologie di ciliegie che vanno dal graffione bianco piemontese, al Durone nero di Vignola.

 

 

Cipresso (Cupressus sempervirens ) è un genere di piante della famiglia Cupressaceae. Il genere è diffuso in tutte le regioni a clima caldo o temperato-caldo, anche arido, dell'emisfero settentrionale. Più di metà delle specie sono originarie del ristretto triangolo formato da California, Arizona e Messico Esistono cipressi anche nel cuore del deserto del Sahara. Sono conifere sempreverdi con foglie ridotte a squame, a forma di piccolissime scaglie, strettamente addossate le une alle altre o divaricate all'apice, secondo le specie. In alcune specie, le foglie schiacciate rilasciano un caratteristico fetore. Il colore delle foglie è molto scuro, ma in altre specie è più chiaro e persino verdazzurro (Cupressus Arizonica); I fiori, poco appariscenti, sono riuniti in infiorescenze unisessuali.I frutti, detti "galbuli" sono dei coni legnosi, tondeggianti, divisi in un certo numero di squame che si separano a maturità.

 

 

Farnia (Quercus robur) è la quercia più diffusa in Europa. Questa pianta è caratterizzata da notevoli dimensioni, crescita lenta e da rinomata longevità. Se lasciata crescere in autonomia può vivere sino a qualche secolo, Maestosa ed elegante, con una chioma espansa, molto ampia e di forma globosa ed irregolare. Raggiunge un'altezza che va dai 25 ai 40 m. Il fusto è diritto e robusto ed alla base si allarga mostrando pesanti radici; i rami con il passare del tempo divengono via via più massicci, nodosi e contorti.

   

 

Gelso bianco (Morus alba) è un albero della famiglia delle Moracea originario della Cina e introdotto in Europa verso il XV secolo. È una specie poco longeva, ad accrescimento rapido che può raggiungere una altezza di 15-20 m.

Le foglie sono intere, semplici, cordate alla base ed acuminate all'apice con margine dentato.

Il frutto è detto sorosio di colore bianco rosato a maturità ed è edule.

 

 

Frassino maggiore (Fraxinus excelsior) è una specie della famiglia delle Oleaceae diffusa in Europa dall'Asia minore. È un albero di notevoli dimensioni fino a 40 m di altezza, ha il tronco dritto e cilindrico con corteccia dapprima liscia e olivastra, successivamente grigio-brunastra e screpolata longitudinalmente; le gemme sono vellutate e di colore nerastro e grandi foglie caduche. I fiori, ermafroditi, sono riuniti in infiorescenze ascellari a pannocchia e sono piccoli, di colore verdastro e compaiono prima delle foglie;i frutti sono detti 'samare' bislunghe a forma variabile, con un unico seme, riunite in grappoli pendenti.

   

 

Noce (Juglans regia) è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Juglandaceae.

Sono alberi decidui, con altezza compresa tra 10 e 40 metri, a foglie pennate. Sono piante di grossa taglia, con altezza fra i 10 e i 40 m. I fiori maschili sono raggruppati in spighe che comprendono fino a 36 stami. I fiori femminili (pistilli) sono riuniti a gruppi di 2-4, con uno stigma. Il frutto è una drupa indeiscente contenente un solo seme, molto grassi, chiamato noce.

 

 

Melograno (Punica granatum) è una pianta della famiglia delle Punicaceae, originario di una regione che va dall' Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, nel Caucaso e nelle regioni mediterranee. Le foglie sono lucide, strette ed allungate, I fiori sono di un vivo colore rosso con tre-quattro petali. Il frutto (melagrana) è una bacca, detta 'Balausta' di consistenza molto robusta, con buccia molto dura, di forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub–esagonale, diametro da 5 a 12 cm, la dimensione è fortemente condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste nelle quali contiene moltissimi semi circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino.

 

 

Lepre (Lepus europaeus) è un mammifero lagomorfo appartenente alla famiglia dei Leporidi e originario dell'Europa e dell'Asia. Con i suoi 70 cm di lunghezza (oltre a circa 8 cm di coda) e un peso che sfiora i 7 kg, è il leporide vivente di maggiori dimensioni. È un animale dalla forma piuttosto slanciata, con arti posteriori più lunghi di quelli anteriori, che gli donano la caratteristica velocità e abilità nel correre e saltare. Il muso presenta due grandi occhi gialli, posti ai lati del capo, e lunghe vibrisse bianche. Il senso dell'udito è particolarmente sviluppato grazie alle grosse orecchie (circa 15 cm di lunghezza) caratterizzate da ampi padiglioni auricolari mobili, che gli permettono di percepire e localizzare rumori anche minimi. Il pelo ha una colorazione fulva: giallo-bruno sul dorso, mentre il ventre è sempre bianco-grigiastro e la coda a fiocco è bianca con un pennacchio nero all'estremità. D'inverno la colorazione del pelo tende ad assumere tonalità più vicine al grigio.

 

Fagiano (Phasianus Colchicus) è un uccello Galliforme della famiglia dei Fasianidi.Si tratta di un uccello di medio-gande dimensione, che vede il maschio circa 10-20 cm più lungo della femmina e può arrivare a pesare fino a

1800-1900 g. I colore del piumaggio dei maschi presentano una spiccata variabilità individuale, dovuta all'introduzione contemporanea di individui di sottospecie diverse. Ciononostante possiamo dividere la maggior parte degli individui di questa specie in due gruppi fondamentali: il gruppo 'torquatus'  , originario della Cina e caratterizzato da un collarino bianco, e il gruppo 'colchicus' , derivante dalle popolazioni della Depressione Caspica. Caratteristica comune a quasi tutti i maschi sono il capo e il collo verde scuro iridescente, la zona intorno all'occhio, le guance nude, con bargigli pendenti, e i due "cornetti" auricolari a mo' di orecchie, Il piumaggio del resto del corpo varia dal giallo ocra splendente al bruno-rame, spesso con orlature e spigature nere su ogni penna, Al contrario il piumaggio della femmina è molto mimetico e consiste in una base grigio-terra uniforme con screziature brune e nerastre.

 

 

Biacco (Hierophis viridiflavus) è un serpente frequente nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi più umidi come le praterie e le rive dei fiumi. La sua lunghezza è solitamente fra i 120-130 cm. La parta superiore del suo corpo è dominata dal nero, il ventre è di colore chiaro. Il capo e il dorso hanno screziature di color giallo formanti un reticolo irregolare. È un serpente molto agile e veloce (fino a 11 km all'ora), ottimo arrampicatore e buon nuotatore.

 

 Merlo (Turdus merula) è un uccello della famiglia dei Turdidae. Il maschio è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro; il becco e il contorno degli occhi sono di un giallo acceso tendente all'arancione. Le zampe sono brune e squamose. La femmina invece è lunga 15-20 cm circa e di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata. Particolare si presenta il suo canto, come un fischio puro, molto vario, flautato e sempre allegro, grazie al quale lo si può facilmente riconoscere.

 

 

Ascomycota sono funghi della famiglia delle Erysiphaceae che producono spore in un caratteristico tipo di sporangio chiamato asco. Questo gruppo monofiletico è formato da un numero estremamente significativo di organismi (12000 specie al 1950) che include circa il 75% di tutte le specie di funghi censiti. Molti microrganismi di questa specie sono costituiti da ife, sottili filamenti di cellule, che si diramano ripetutamente fino a formare un intricato gomitolo, detto micelio. Questi funghi sono la causa di una particolare malattia delle piante, l'Oidio, conosciuto anche come mal bianco, nebbia o albugine, ovvero la formazione visibile di un feltro, di colore biancastro e di aspetto polverulento, sulla superficie degli organi colpiti, dovuta all'intreccio di ife e all'emissione di un numero elevato di spore.

 

 

 Quando?

Durante l'autunno e la primavera, Soave presenta dei colori molto suggestivi, che vanno dal dorato al rosso, dal verde vivo al rosato. Ogni pianta svolge il proprio percorso vitale, 'morendo' e 'rinascendo' e la vera bellezza è proprio questa, vivere in simbiosi con il paesaggio, che cambia, invecchia e respira insieme a noi.

 

 Curiosità

Il Castello Scaligero è un tipico manufatto militare del Medioevo che sorge sul Monte Tenda dominando la pianura sottostante. È costituito da un mastio e da tre cortili con dimensioni differenti.

La storia del maniero procede fra contese feudatarie, lotte, fazioni, invasioni barbariche, supremazie e disfatte ed è proprio da essa che questo luogo di grande e rara suggestione rivela, con tangibile e verace testimonianza, il respiro del passato, immerso nel verde.

 

Soave è anche chiamato il vino bianco DOC prodotto nella provincia di Verona. La D.O.C. Soave rappresenta la denominazione più significativa all'interno del panorama dei vini a denominazione di origine controllata del Veneto. Il Soave rappresenta da solo con i suoi 500.000 ettolitri il 40% della produzione a DOC della provincia di Verona, dove sono concentrati il 14% delle DOC italiane ed il 60 % delle DOC venete. I vini prodotti sono: Soave DOC, Soave Classico DOC, Soave Superiore DOCG, Recioto di Soave DOCG.

 

 Per difendere i vigneti dalla malattia sopracitata dell'Oidio, molto spesso ci si affiancano grossi cespugli di Rose, le quali hanno il particolare compito di avvisare tempestivamente l'attacco dei parassiti che potrebbero danneggiare la produzione dell'uva. Sono posti ai capifila dei filari e vengono infettate con qualche giorno di anticipo rispetto alla vite. Non ha quindi niente a che vedere con l'aspetto estetico, nonostante molti la pensino ancora così.

 

 

 

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