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A scuola di Biodiversità

Page history last edited by elena.brega 12 years, 9 months ago

 

Localizzazione

Liceo Classico Statale Cesare Beccaria, Milano

Tipologia di percorso

Città

Specie segnalate

Piante:

Diospyros Kaki

Prunus Pissardi

Paulownia Imperialis

Chimonantus Praecox

Forsythia

Thuja Occidentalis

Lecanthemum Vulgare

Trifolium Repens

 

Animali:

Cetonia Aurata

Pyrrhocoris Apterus

Coccinellidae

Dolichorinae

Lombricus Terrestris

Pieris Rapae

Turdus Merula

Passer Domesticus

 

 

 

 

  

 

 

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 Descrizione del Percorso

  • Il percorso "A scuola di Biodiversità" si sviluppa tra le piante e gli animali che popolano il cortile del liceo classico Cesare Beccaria, la mia scuola. Lo studio di biologia che ho fatto quest'anno ha accresciuto le mie conoscienze delle specie che sono presenti nel giardino scolastico aumenta la consapevolezza di quanto la natura sia vicina a noi in ogni situazione della nostra vita. Ciò che prima usavamo solo come un prato su cui riposare all'intervallo, adesso diventa invece oggetto di studio per conoscere meglio l'ambiente che ci circonda. Gli insetti a cui non facevamo caso e su cui non soffermavamo la nostra attenzione e gli uccellini che ci facevano compagnia con il loro canto durante le lunghe ore di greco e latino, ci mostrano grazie a questo percorso le loro enormi potenzialità e le loro caratteristiche più particolari. Partiremo dall'osservazione della flora: prima alberi poi arbuste e piante erbacee; per passare poi a quella degli insetti prima gli insetti, poi vermi e infine gli uccelli.

 

 Descrizione delle specie 

FLORA:

 

  • DIOSPYROS KAKI

I

Il Diospyros Kaki è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Ebenacee. Può raggiungere l'altezza di 12 metri e pur essendo una pianta di origine giapponese si adatta bene al clima mediterraneo italiano. Le foglie sono caduche e ampie, di forma ovale e caratterizzate da lucentezza. La corteggia è di colore grigio-scuro ed è rugosa. I rami possono essere a legno, misti o brandilli (solitamente con una gemma al culmine del ramo). I fiori nella forma allevata sono solitamente femminile e solitari, in natura invece sono presenti anche fiori ermafroditi in infiorescenze trifore (dove i fiori laterali sono maschili) e maschili sempre in infiorescenze trifore. I frutti sono grandi e sferici, caratterizzati dal colore arancione. Essi hanno loro interno semi e sono ricchi di vitamine, proteine e zuccheri.         

 

  • PRUNUS PISSARDI

 

Il Prinus Pissardi è un albero di taglia piccola e raggiunge al massimo i 3 metri di altezza. Esso ha un fusto sottile presto ramificato ricoperto da una corteccia rugosa di colore bruno- rossiccio e una chioma di forma tondeggiante. Le foglie sono ellittiche con margine seghettato e caratterizzate dal colore rosso scuro - violaceo. La foglia ha il margine superiore di colore rosso scuro intenso e quella inferiore di un rosso più tenue con peli lungo le nervature. I fiori possono essere isolati o in piccoli gruppi e sono di colore bianco o leggermente rosato, I frutti, detti amoli, sono delle drupe di 2 - 3 centimetri di colore giallo o rosso cupo.

 

  • PAULOWNIA IMPERIALIS

       

Comunemente conosciuta come "Paulonia" essa è un albero appartenente alla famiglia delle Scrofulariaceae. Può raggiungere l'altezza di 12 metri ed ha un portamento espanso ed irregolare. Ha una chioma a tessitura talvolta rada e con contorni discontinui. Il tronco di forma cilindrica è corto e spesso ondulato e tortuoso, i rami principali si sviluppano da esso quasi perpendicolarmente e poi si suddividono ulteriormente in brevi, sottili e fragili rami finali. Il tronco è ricoperto da una corteggia liscia e di colore marrone chiaro, che però negli esemplari più anziani appare più scuro a causa deglie effetti dell'ambiente circostante. Le foglie sono molto ampie ma poco consistenti e possono avere varie forme: ovali, allungate e talvolta trilobe. Hanno colore verde chiaro e, similmente alla corteggia, anch'esso diventa più intenso e scuro nel tempo. I fiori nascono da gemme di colore giallo o arancione riunite in pannocchie terminali erette alla fine dei rami, sono di colore azzurro - ceruleo o lilla, solitamente con toni più scuri all'interno, e hanno la forma campanulare. I frutti sono piccoli, più o meno della misura di una noce, e sono di colore bruno intenso a forma ovale e con l'apice appuntito.

 

  • CHIMONANTUS PRAECOX

E' un arbusto appartenente alla famiglia delle Calycanthaceae conosciuto comunemente come Calicanto ed ha origina in Cina e Giappone.  E' una pianta adatta a temperature basse ed è appunto l'inverno il periodo dell'anno in cui germoglia e si ricopre di numerosi fiori. Essi sono assai profumati e sono formati da due corone di petali concentriche: quella interna è più piccola e di colore marrone scuro, quella esterna invece è di dimensioni maggiori e di colore giallo accesso. E' molto ramificato con fitta chioma e portamento verticale, non raggiunge altezze superiori ai 2 - 3 metri. Le foglie sono grandi, lanceolate, ruvide, lucide e di colore verde intenso.

 

  • FORSYTHIA

La Forsythia è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Oleaceae, di origine cinese e giapponese. Ha dimensione ridotta con rami eretti e poco ramificati, infatti arriva all'altezza massima di 1 - 3 metri ed è facilmente riconoscibile grazie alla vivacità del colore dei suoi fiori. Essi sono gamopetali con una corolla di quattro lobi ed un calice ridotto. Le foglie di questo arbusto sono opposte, di forma allungata e leggermente tondeggianti, e in alcuni casi possono presentare un profilo seghettato. I fiori sono simili a capsuleCome per il Chimonanthus Praecox l'inverno è la stagione migliore poiché momento della fioritura.

 

  • THUJA OCCIDENTALIS

 

La Thuja Occidentale è un albero sempreverde che appartiene alla famiglia delle Cupresseceae. Esso ha una chioma piramidale che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. Le sue foglia sono a squamette disposte in quattro file sui rametti, esse sono di colore verde scuro sulla parte superiore e diventano invece più chiare, diventando talvolta anche gialle, nella parte inferiore. I rami son assai flessibile e sono posti solitamente su piano orizzontale. I frutti di questo sempreverde sono unisessuali: quelli maschili sono piccoli e apicali, quelli femminili sono caratterizzate da un cambiamento cromatico nel tempo, sono infatti inizialmente gialle per poi diventare brune. I frutti hanno forma ovale e sono formati da circa dieci squame che quando sono mature si aprono esternamente. Si adatta bene a climi freddi e regidi, è affatti assai presente in nord America e Canada.

 

 

  • LECANTHEMUM VULGARE

 

Il Lecanthemum Vulgare, comunemente conosciuto con il nome di "Margherita" vocabolo che si riferisce però solo al suo fiore, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae assai comune nei prati italiani. E' un erba perenne con gemme poste al livello del suolo, è una specie amicriptofita scaposa (appunto germoglia al livello del suolo protetta dalla lettiera, o dalla neve in inverno). Le sue radici sono sottili e poco profonde e partono direttamente dal rizoma (la parte sotterranea del fusto dal diametro maggiore ). Il suo fusto si divide appunto in rizoma sotterraneo e fusto eretto e ascendente nella parte superiore, esso è di colore verde chiaro, molto fragile e ricoperto di poco fogliame. I frutti sono degli acheni ovali di colore nero e rigati di bianco. Le foglie possono essere basali (picciolate): esse hanno forma obovata e sono soitamente spatolate e incise da lobi; o possono anche caulinari (sessili e amplessicauli), esse hanno una forma più allungata e ovale, similmente a quelle basali possono presentare delle incisioni (soprattutto ai magini). Il fiore è simpetalo e tetra-ciclico (formato infatti da quattro verticili: calice, corolla, androceo e gineceo). Essi sono ermafroditi, infatti i fiori del raggio (di colore bianco) sono femminili e quelli tubolati (di colore giallo) sono bisessuali. Attuiamo ora una più precisa analisi dei quattro cerchi che compongono il fiore:

  1. CALICE: i sepali formano una corona di squame
  2. COROLLA: i fiori periferici sono lanceolati a disposizione raggiante quelli interni invece sono tubolari 
  3. ANDROCEO: gli stami sono cinque con filamenti liberi
  4. GINECEO: l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo

La riproduzione avviene attraverso impollinazione tramite insetti o dispersione, sempre tramite insetti, solitamente formiche che portano in luoghi differenti i semi.

 

  • TRIPHOLIUM  REPENS

 

E' una piante erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae, comunemente conosciuto con il nome di "Trifoglio" nome che però si riferisce solo alle sue foglie e non ai suoi fiori. Presenta un rizoma molto ramificati, con stelo strascinante e stolonifero (cioè che si sviluppa orizzontalmente scivolando sul terreno), generalmente violacei. Le foglie sono alterne, trifogliate, lisce e dentellate ai bordi. Hanno forma ovale e sono dotate di un picciolo allungato e solitamente sono caratterizzate da sfumature bianche sulla parte superiore della foglia, caratteristica che rende questa specie facilmente riconoscibile. I fiori sono capolini di colore bianco con alcune sfumature verdastre, rosate o color crema, il calice è suddiviso in cinque dentelli appuntiti e invece la corolla è simmetrica e racchiude dieci stami.

 

FAUNA:

 

  • CETONIA AURATA

 

La Cetonia Aurata è un insetto appartenente alla famiglia degli Scarabeidi, sottofamiglia delle Cetoniinae. Questo coleottero può arrivare ai 18 millimetri di lunghezza ed è caratterizzato da una colorazione metallica, solitamente sul verde ma è anche possibile incontrare esemplari con colorazione rame, bronzo, blu o viola. Il dorso di questo insetto è ulteriormente caratterizzato da un'incisione a forma di V in mezzo alle due ali. Questa specie è solita vivere in luoghi con erba alta che permette loro infatti di mimetizzarsi dai predatori grazie alla colorazione verdastra, non hanno infatti un volo agile e svelto quindi è necessario per la loro sopravvivenza mimetizzarsi con la natura circostante per sfuggire ai predatori. Si ciba di fogliame vario e di frutti dolci, preferisce i frutti di bosco ,quali more e lamponi e le albicocche. Le larve di questo insetto svernano nel terreno o in tronchi per poi uscire in superficie in primavera e trasformandosi in pupa. Successivamente, trascorse 3 - 4 settimane, cominciano a formarsi dei coleotteri adulti che sono in grado di cibarsi da soli. Durante il periodo dell'accoppiamento le femmine lasciano le uova (da 6 a 40 uova ogni periodo) nella sostanza organica in composizione o nelle cavità del legno. Le larve poi impiegano dai 3 ai 12 mesi per completare il proprio sviluppo, la grande differenza tra un gruppo di larve e l'altro è dovuto alle condizione del luogo: lo sviluppo è infatti più veloce a temperature elevate e in luoghi con alto livello d'umidità.

 

  • PYRRHOCORIS APTERUS

 

Comunemente conosciuto come "Cimice Rossonera" o "Insetto Carabiniere", il Pyrrhocoris Apterus è un insetto appartenete all'ordine degli Otteri, della famiglia delle Pyrrhocoridae. L'adulto è lungo mediamente 8 - 12 millimetri ed è caratterizzato da una colorazione aposematica (cioè con il fine di avvertimento contro i predatori) rossa con disegni geometrici neri. Si trova solitamente in gruppi numerosi alla base degli alberi o di arbusti, e sotto le cortecce. Possiedono un apparato boccale adatto a pungere e succhiare. Si nutro soprattutto di vegetali, e anche di fiori, succhiando la loro linfa. Per la riproduzione cercano luoghi chiusi e protetti, nei quali lasciano le larve nel periodo infernale, le quali poi escono in estate.

 

  • COCCINELLIDAE

 

E' un insetto appartenente all'ordine dei Coleotteri, della famiglia delle Coccinellidae. E' di piccola taglia, compresa tra 1 - 10 millimetri, e ha forma emisferica in genere con livree vistose con colori contrastanti. Sono animali inoffensivi all'occhio umano, tuttavia nel mondo animale sono attivi predatori dotati di una notevole voracità e talvolta dediti a cannibalismo. Il corpo ha una forma convessa e il capo è piccolo e parzialmente nascosto dal protorace, è dotato di antenne corte e clavate suddivise in articoli di piccole dimensioni. Le larve sono compodeiformi, con il corpo leggermente depresso in senso dorso-vertrale. Le uova deposte possono essere uniche o possono arrivare anche al numero di dieci, solitamente vengono deposte in gruppi, oppure sparse sugli organi delle prede. Le uova deposte possono essere fertili o non fertili, nel caso in cui non siano fertili, esse hanno la funzione di nutrimenti per le larve che nasceranno dalle uova fertili. Lo sviluppo si divide in quattro fasi larvali e una fase di pupa. Il tempo che lo sviluppo richiede è vario e dipende dalle caratteristiche organiche della preda su cui sono state deposte le uova. I colori brillanti della coccinella hanno l'intento difensivo di scoraggiare i predatori che associano i colori vistosi al veleno.

  • DOLICHODERINAE

 

Essa è una sottofamiglia delle Formicidae, conosciute comunemente come "Formiche". Esse sono famose per la loro laboriosità e organizzazione, sono infatti insetti eusociali. La loro società è divisa in classe riproduttiva, formata dalle regine e i maschi, e una classe lavorativa, formata dalle femmine sterili, dette appunto "operaie". Le formiche hanno il corpo diviso in capo, torace e addome, hanno sei zampe e un apparato boccale formato da mandibole esterne robuste. Nella parte di passaggio tra torace e addome il corpo della formica incontra in restringimento dovuto alla trasformazione strutturale dei primi uriti del gastro. Le formiche "operaie" sono più resistenti e robusto delle altre, ma tuttavia hanno mandibole meno sviluppate (assai sviluppate sono le mandibole delle formiche guerriere). I maschi sono in genere più piccoli, provvisti di ali e con occhi molto ben sviluppati, hanno il torace più grande ma le zampe più corte. L'apparato digerente delle formiche si suddivide in due espansioni a sacco dette ingluvie e ventriglio. Nelle ingluvie vengono accumulate le sostanze alimentari ingerite e solo una piccola parte di essere passa al ventriglio dove viene digerita e assimilata. Il cibo che rimane nelle ingluvie viene poi dato agli altri membri della società. L'organo più sviluppato e importante è quello dell'olfatto che ha sede nelle lunghe antenne poste sopra il capo, non avendo infatti una vista molto sviluppata le antenne fungono da guida cogliendo tutte le situazioni e i pericoliesterni. Nell'ultima porzione dell'addome sono presenti delle ghiandole che secernono il veleno contenente acido formico e altre sostanze irritanti. L'apparato riproduttore è presente in tutti gli individui anche se nelle "operaie", che sono appunto sterili, è atrofizzato. Il sesso viene determinato secondo il processo della aplodiploidia: le femmine nascono da uova fecondate, dette anfigoniche, e invece i maschi da uova non fecondate, dette partenogeniche. Le larve sono triangolari, prive di arti e quindi incapaci di compiere movimenti, tuttavia possono ritrarsi per proteggersi da eventuali attacchi. Le formiche "operaie" sono addette al nutrimento delle larve, rigurgitando il cibo che era rimasto nelle ingluvie per mezzo della trofallassi o fornendo loro le uova trofiche. Le formiche sono organizzate in società e comunicano tra di loro grazie ai feromoni, segnali chimici che si passano attraverso le antenne e che comunicano informazioni quali percorsi sicuri, luoghi dove è presente il cibo e notizie di pericolo.

 

  • LUMBRICUS TERRESTRIS

Il Lumbricus Terrestris appartiene alla famiglia dei Lumbricidae. E' un anellide che appartiene alla sottoclasse oligachaeta. Il suo corpo ha forma allungata ed è di coloro bruno composto ma molti anelli che si susseguono. E' dotato di quattro paia di setole laterali che gli permettono il movimento, infatti con l'allungamento e la contrazione del corpo queste setole si attaccano al terreno e permettono al lombrico di avanzare. Essi respirano attraverso le pellw grazie alla produzione di una sostanza umida e vischiosa, che fornisce appunto a questa specie il suo caratteristico aspetto viscido. Essi strisciano per terra inghiottendo il terriccio che incontrano e digerendo le componenti organiche quindi aumentando la fertilità del terreno e la formazione dell'humus. Nel loro apparato digerente è presente una doccia, detta tiflosole, ch permette un mescolamento migliore del terriccio ingerito e aumenta la possibilità di acquisizione di sostante nutritive. I lombrichi sono ermafroditi insufficienti, sono infatti dotati di entrambi gli apparati riproduttivi ma non possono autofecondarsi (similmente a lumache e chiocciole). Devono infatti accoppiarsi con un altro esemplare e grazie all'ispessimento cutaneo che forma un particolare organo, detto citello, ricco di ghiandole mucipare, permette lo sviluppo delle uova che vengono deposte al suo interno. Depongo in media dalle 1000 alle 5000 uova ogni 4 mesi. Hanno la possibilità di autorigenerarsi nel caso perdano un segmento del loro corpo ed questa possibilità è anche un particolare tecnica di riproduzione: se infatti un lombrico perde una parte del corpo si rigenera e da quella si forma un altro lombrico.

 

  • PIERIS RAPAE

Comunemente conosciuta come "Cavolaia" o "Rapaiola", la Pieris Rapae è un lepidottero appartenente alla famiglia delle Pieridae. E' una farfalla di piccole dimensioni, la sua apertura alare è infatti di soli 50 - 60 millimetri. La fascia apicale è estesa verso il basso e raggiunge la sesta venatura. E' possibili riconoscere un esemplare femminile da uno maschile grazie alla colorazione leggermente più giallognola delle ali della femmina. Inoltre è possibili capire di che generazione fanno parte osservando sempre il colore delle ali: le farfalle che appartengono a generazioni estive hanno le parti superiori e inferiori delle ali di colore più scuro, quelle invece che appartengo a generazioni primaverili hanno una colorazione più grigiastra. Questa specie lascia le proprie uova sulla parte inferiore delle foglie di alberi, arbusti e fiori, in modo tale che esse siamo maggiormente riparate dagli effetti atmosferici. Quando le uova diventano larve assumono un aspetto più allungato e sono caratterizzate da una colorazione verde-giallastra sempre con l'intenzione di mimetizzazione e protezione. L'ultimo stadio, quello della pupa, è quello che più ci è presente; le larve appunto non si sviluppano più orizzontalmente ma pendono verticalmente dalle foglie. Prediligono i periodi primaverili ed estivi e si sviluppano in ambienti non troppo rigidi.

  •  TURDUS MERULA

 

 

Comunemente conosciuto come "Merlo" è un uccello che appartiene alla famiglia dei Turdidae. E' facile la distinzione dei sessi rispetto alla morfologia: il maschio è lungo 25 centimetri in media ed è in genere nero o marrone scuro, con becco e contorno degli occhi caratterizzati da un colore giallo acceso (anche se talvolta è possibile incontrare esemplari dal becco e dal contorno occchi bruni) e zampe brune e squamose; la femmina è invece lunga 15-20 centimetri e caratterizzata da un colore bruno scuro con la gola striata di colore più chiaro. Il merlo è un uccello onnivero e si ciba principalmente di frutta, bacche, piccoli invertebrati e legno. La femmina depone le uova tre volte l'anno nel nido costruito dall'esemplare maschio (esso può trovarsi o su un albero o sul terreno ma comunque ben nascosto dai predatori). Le uova vanno dalle quattro alle sei e sono caratterizzate da un colore del guscio azzurro chiaro maculate con puntini grigi. Il periodo di incubazione va dai quattordici ai quindici giorni ed è solitamente la femmina che si occupa di tale responsabilità anche se talvolta, in casi di solito generati da necessità ambientali, anche l'esemplare maschio procede alla covata. Osservando i merli si può cogliere la loro notevole meticolosità nella costruzione dei nidi: non usano mai infatti lo stesso nido per due stesse covate e solitamente variano la distanza dal suolo del nido rispetto al numero della covata. Essi, come tutti i volatili, pongono una grande cura nella cura parentale, che dura mediamente due settimane fino al momento in cui i piccoli non sono in grado di cavarsela da soli. 

 

  • PASSER DOMESTICUS

 

Comunemente conosciuto con il nome di "Passerotto" appartenente alla famiglia dei Passeridae è probabilmente l'uccello più diffuso in tutta Europa. Non è un uccello migratorio e solitamente vive in grandi stormi. Ha una lunghezza di 15-16 centimetri e un'apertura alare di 24-30 centimetri. E' presenti un dimorfismo sessuale evidente: è di colore bruno-castano nel maschio e bruno-giallastro nella femmina, in tutti gli esemplari sono presenti delle parti più chiare sulle guance e sul petto anche se tuttavia queste sfumature sono più evidenti nel maschio. E' ben adattalo al contesto cittadino e infatti solitamente nidifica sotto le tegole, sotto le sporgenze dei tetti e negli anfratti. Depone dalle quattro alle otto uova per covata, essa dura circa 14-15 giorni e i piccoli lasciano il nido in due settimane. Come per il Merlo descritto precedentemente anche il Passero presto grande impegno e attenzione per la cura parentale e per lo sviluppo della prole. Come per tutti i volatili la tecnica di nutrimento dei piccoli è molto particolare: la madre infatti, dopo aver mangiato e digerito la preda, la rigetta nei becchi dei piccoli per facilitargli la digestione.

 

Quando è opportuno effettuare questo percorso?

  • Questo percorso può essere effettuato in tutte le stagioni. Sono presenti sia specie che incontrano il loro periodo migliore in estate sia specie più adatta all'inverno, come ad esempio gli arbusti come la Forsythia e il Chimonantus praecox. Basta infatti scendere poche scale della scuola per godersi questo piccolo scorcio di natura in mezzo alla città. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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