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Running in the green

Page history last edited by Mariem 11 years, 11 months ago

 

Localizzazione

Parco delle Cave
Milano (MI), Baggio, Zona 7

Tipologia di percorso

Parco naturale

Specie segnalate

Robinia (Robinia pseudoacacia), Pioppo nero (Populus nigra), Quercia (Quercus robur), Salice bianco (Salix alba), Cinciallegra (Parus Major), Cornacchia (Corvus corone), Storno (Sturnus vulgaris), Fringuello (Fringilla coelebs)

 

 

 

 

 

  

 

 

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 Descrizione del Percorso

 

"Puff, pant, accidenti! Ancora due chilometri, un chilometro e mezzo, un chilometro, cinquecento metri, ehi ma.. quello non è.. t'ho va che bello quell'uccello, senti ma.. se ci fermassimo un attimo? Dai ma siamo quasi arrivate! Ma voglio vedere quell'uccello e poi guarda che bello questo stagno, la prossima volta ci possiamo portare una macchina fotografica, che dici? Tu sei pazza! Andiamo dai, che mancano cento metri."

 

D'accordo, io non sono esattamente una maratoneta, nè tantomeno una fanatica del birdwatching, ma spesso quando vado a correre, oltre a ponderare di questioni esistenziali o a spettegolare (se sono in compagnia), non posso fare a meno di notare quello che mi sta attorno, e non parlo di strade, marciapiedi, macchine ecc. quanto del verde che mi circonda, poichè ho la fortuna di abitare vicino ad uno dei parchi più belli e più grandi di Milano: il parco delle Cave. Questo parco è la gioia degli appassionati di running, biking, fishing, birdwatching, walking e tutti gli -ing che volete, offre una varietà di spazi e di attività inimmaginabili ed è il luogo ideale per passare una giornata in compagnia o da soli, se si preferisce. L'dea di dedicarmi alla "corsa-con-macchina-fotografica" mi è venuta in mente guardando Yes Man, che in realtà non c'entra nulla con la corsa o con l'osservazione della natura, in ogni caso una delle attività strane a cui si dedica uno dei protagonisti è appunto questa e ho pensato che in effetti non fosse una cattiva idea, perciò mi sono armata di scarpe comode, macchina fotografica e di un'amica abbastanza paziente per sopportare le mie manie ed eccoci a passare un pomeriggio naturalistico al parco delle Cave.

 

 

Situato nell'Ovest Milanese, è stato costruito dopo gli anni '60 nella zona delle Cave abbandonate di Baggio, offre ai cittadini della zona 7 ampi spazi verdi, aree sportive libere, luoghi attrezzati ed viene curato quotidianamente dagli operatori e dalle Associazioni insediate, tra cui varie cascine, associazioni sportive (Il Bersagliere, Amici delle Bocce ecc) e da volontari. Il parco si estende su una superficie di circa 140 ettari: ricco di boschi, aree agricole, laghi e corsi d'acqua formano un spazio vivo che offre la possibilità di osservare un agrande varietà di specie animali e vegetali. Il parco è stato dichiarato patrimonio dell'Unesco nel 2010.

 

 

 Descrizione delle specie 

 

Ho deciso di dirigere la mia attenzione sulla flora e la fauna che si possono trovare lungo il percorso podistico di cinque chilometri offerto dal parco, ovviamente sono moltissime le varietà di specie, in particolare animali, che si possono incontrare, anche perchè sono presenti diverse aree formate da ambienti completamente differenti.

 

Flora

Possiamo trovare esemplari di robinia, pioppo nero, quercia, salice bianco
 

 

Robinia (Robinia pseudoacacia)

Albero a foglia caduca, della famiglia delle Fabaceae, originario dell'America del Nord, molto diffuso nei boschi europei e australiani, può raggiungere un'altezza di 25 metri. Ha un fusto eretto con corteccia marrone scuro, profondamente fessurata; la chioma è densamente ramificata, tondeggiante, tende a divenire disordinata con il passare degli anni; i giovani rami spesso presentano spine scure. Le foglie sono composte, di colore verde chiaro, costituite da 7-21 piccole foglie ovali, che divengono dorate prima di cadere, in autunno. In maggio-giugno produce numerose infiorescenze pendule, costiuite da fiorellini bianchi o leggermente dorati, profumati, che attirano le api. In settembre sulla pianta si possono notare i baccelli che contengono i grossi semi scuri. In molti boschi della nostra penisola le robinie si sono sviluppate a scapito delle specie autoctone.

 

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

 

 

 

 

 

 

   

Pioppo nero (Populus nigra)

pianta arborea decidua dalle dimensioni imponenti originaria dell'Europa e dell'Asia occidentale, presente allo stato selvatico anche nel continente americano. Ha chioma rotonda, a cupola, abbastanza ampia, ma rada, che raggiunge rapidamente i 30-35 metri di altezza, non è infrequente vedere esemplari di pioppo a portamento colonnare; le foglie sono alterne, verde scuro sulla pagina superiore e verde-giallastro sulla pagina inferiore, di forma triangolare o a diamante, con il margine dentato. La corteccia è grigia negli esemplari giovani, tende a scurirsi con l'età della pianta, solcata da profonde fessure. Gli amenti maschili e femminili crescono su alberi diversi, quelli femminili sono ciuffetti bianchi e cotonosi di semi, quelli maschili sono grigi, marroni o rossastri. Tende a sviluppare lunghe radici superficiali. In America troviamo anche P. deltoides, e in Italia e in Europa è molto diffuso anche P. alba, con foglie ovali grigio-verdi. P. tremula, diffuso in Europa, in Africa e in Asia ha foglie tondeggianti che ondeggiano anche con venti molto lievi.

 

Classe: Magnolipsida

Ordine: Salicales

Famiglia: Salicaceae

 

 

 

 

Quercia (Quercus robur)

Albero rustico a crescita lenta e foglie decidue, diffuso in tutta Europa centrale e in parte del Mediterraneo; in Italia è molto presente soprattutto nel nord, nei parchi e nei grandi giardini , essendo di dimensioni imponenti. Gli esemplari adulti possono raggiungere i 45-50 metri, con chioma espansa e tondeggiante. Ha foglie verdi scure e lucide sulla pagina superiore, più chiare nella pagina inferiore; presentano 5-7 paia di lobi arrotondati ottusi, che decrescono in grandezza dall'apice all'attaccatura del picciolo.

 

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fagales

Famiglia: Fagaceae

 

 

 

 

 

 

 

 

Salice bianco (Salix alba)

Al genere salix appartengono circa duecento specie di alberi e arbusti, spesso difficilmente riconoscibili l'una dall'altra, vista anche la facilità con cui si ibridano tra loro. Il salice bianco è un albero caduco, a crescita rapida, ma non molto longevo, che raggiunge i 15-20 metri di altezza, con un tronco di diametro massimo di 50-60 cm; è originario dell' Europa meridionale e centrale, dell'Africa settentrionale e dell'Asia. Ha chioma allargata, con rami spesso arcuati e ricadenti; la corteccia è grigio scuro, con profonde fessure; le foglie sono grigio-argento, lunghe e sottili, con una leggera peluria sulla pagina inferiore. In marzo compaiono i fiori, contemporaneamente alle foglie, quelli maschili sono amenti giallastri, quelli femminili sono più piccoli e verdastri. In giugno maturano i frutti, capsule di semi che vengono sparsi dal vento con una peluria bianca chiamata pappo.

 

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Malpighiales

Famiglia: Salicaceae

 

 

 

 





Fauna

Il parco è famoso per la presenza di un'enorme varietà di uccelli, che sono le uniche specie animali osservabili lungo il percorso podistico, il resto della fauna costituito da volpi, lepri, vari anfibi e rettili, non è osservabile lungo questo itinerario perchè tende ad evitare i sentieri più frequentati dall'uomo.

 

Cinciallegra (Parus Major)

La cinciallegra è lunga circa 15 cm ed ha un piumaggio verdastro nelle parti superiori e giallastro in quelle inferiori, il vertice e la gola sono nere, le guance bianche ed una striscia nera longitudinale attraversa l'addome. Molto attiva, curiosa e allegra, la cinciallegra scende di rado al suolo. Il suo canto è semplice, ma non sgradevole, e le sue note sono limpide e chiare come suoni di campanelli. Nonostante abbia un'indole socievole si dimostra poco tollerante con gli altri uccelli. Si è assistito ad episodi in cui un esemplare debole o malato fosse assalito e maltrattato a morte da un suo simile. Non di rado attacca anche uccelli di dimensioni maggiori, ai quali può provocare gravissimi danni assalendoli di sorpresa nel tentativo di fratturare loro il cranio con il becco. Caratteristico risulta il suo continuo svolazzare tra i rami e l'appendersi a testa in giù per beccare formiche e pidocchi delle piante lungo i rami.

 

Classe: Aves

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Paridae

 

 

Cornacchia (Corvus corone)

 

La Cornacchia nera ha dimensioni medio-grandi, becco grosso, massiccio e ricurvo all'apice, coda mediamente arrotondata, ali piuttosto lunghe e larghe, zampe robuste. II piumaggio in entrambi i sessi è completamente nero con riflessi metallici, come pure neri sono becco e zampe. In volo, vista da sotto, si caratterizza per le ali ampie abbastanza quadrate e molto sfrangiate, nonché per la coda squadrata. Lunghezza cm 46, peso gr 450-580.

 

Classe: Aves

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Corvidae

 

 

 

Storno (Sturnus vulgaris)

Lo storno, lungo 22 cm e con un'apertura alare di circa 37 cm, ha un piumaggio nero con riflessi bronzei e verdi su cui spiccano macchie bianche.

Quando non è impegnato in attività riproduttive, ha abitudini gregarie e trascorre il giorno alla ricerca di cibo visitando le campagne ed i boschi. All'imbrunire gruppi di storni provenienti da zone limitrofe si riuniscono a formare grandi stormi che con voli spettacolari raggiungono il "dormitorio", costituito da un gruppo di alberi o un canneto in cui trascorrono la notte. 

I nemici  più temibili per lo storno sono i falchi, le martore, le donnole, gli scoiattoli ed i ghiri, nonché altre specie di uccelli. Comunque interviene la sua grande prolificità a rimediare in breve alle perdite provocate dai predatori.

 

 

Classe: Aves

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sturnidae

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fringuello (Fringilla coelebs)

 

Il fringuello (Fringilla coelebs) può raggiungere una lunghezza di 17 cm; è caratterizzato dalla fronte nera e dalla parte superiore della testa, la nuca ed i lati del collo grigio azzurri; le guance, i lati della testa e del collo, la gola ed il petto rosa-vinaceo; dorso e scapolari di color bruno-castano,  groppone verde olivastro; parti inferiori bianco ruggine; ali nere barrate di bianco alla base con orlature esterne verdastre; coda nera, zampe scure e becco brunastro a punta scura, blu pallido da marzo ad agosto. Gli occhi sono bruni e compie una muta completa tra luglio e ottobre.

La femmina si riconosce dalle parti superiori di color bruno-oliva-giallastro e dai lati della testa e dalle parti inferiori di color bruno-grigio pallido, tendente al biancastro, manca del rosso. I giovani fringuelli sono pigmentati come la femmina, ed inoltre possiedono chiazze biancastre alla nuca ed un groppone verde-brunastro. Il volo è ondulante.

 

Classe: Aves

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Fringillidae

 

 

 Quando?

Per ottenere il perfetto connubio tra corsa e osservazione naturalistica, direi che il miglior periodo va dalla fine di maggio a giugno, in questo modo potete evitare i fastidiosi pollini e il caldo afoso che sopraggiunge da luglio in poi. Se però volete lasciar perdere la corsa e dedicarvi solo all'osservazione, qualsiasi periodo è buono. Approfittate delle domeniche mattina!

 

 Curiosità

Canti degli uccelli segnalati:

- Cinciallegra: Emette un verso simile a quello del Fringuello, ma il suo repertorio comprende altri 50 versi. (Ascolta il canto)

- Cornacchia: La sua voce non è tra le più melodiche tra gli uccelli canori, infatti non si può parlare di un vero e proprio canto. Gracchia. E’ un grossolano “craaak craaak craaak”che serve per affermare la presa di possesso della zona dove verrà costruito il nido e come avvertimento, che può avere vari significati, in rapporto al tono con cui viene emesso: “sono qui”, “mi sto innervosendo”, “sono pronto alla lite”, ecc. Un verso forte e roco, come un “krrr” ripetuto, viene emesso quando le cornacchie scorgono un potenziale pericolo nel loro territorio. (Ascolta il canto)

- Storno: Particolare verso, costituito da una frase gutturale ed una a pieno petto, è uno dei versi più imitabili con richiami aritificiali usati per la caccia. (Ascolta il canto)

- Fringuello: Il canto è costituito da tre frasi distinte ripetute in rapida successione e terminanti in un energico trillo. Un ripetuto e forte ciuinc, uit ciuit. In volo un sommesso tsip. Il canto è costituito da un vigoroso susseguirsi di una dozzina di note terminanti in un fiorente ciu-i-o; varia però molto da zona a zona. Il canto del fringuello non è influenzato da quello di altre specie. Gli amatori del canto del Fringuello, un tempo numerosissimi, sono ora notevolmente scemati ma costituiscono pur sempre una discreta schiera. Ogni anno vengono indette gare di canto tra Fringuelli, disciplinate da regole piuttosto complesse. (Ascolta il canto)



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