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Vince la Vinca

Page history last edited by Elisa Facen 10 years, 11 months ago

 

Famiglia 

Apocynaceae

Genere 

Vinca

Specie 

Vinca Minor

 

 

 

 

  

 

 

 Nome comune

  • Pervinca minore

 

 Distribuzione 

  • Tutte le specie di questo genere sono originarie dell'Europa e dei tropici. La Vinca minor è diffusa in tutto il territorio italiano ad esclusione della Sardegna, dove invece è endemica la Vinca difformis. 

 

 Morfologia 

  • La Vinca Minor è tipica del sottobosco, può formare interi tappeti verdi o la si può trovare nelle siepi e nei cespugli; avendo fusto strisciante non supera mai in altezza i 20-30 cm. Le radici sono esili e fibrose, i fusti lunghi e sottili, e di solito sono prostrati al suolo, ma quelli fioriferi sono eretti. Presenta foglie portate da un picciolo corto, opposte coriacee, ovali-lanceolate, lucide e di un bel verde, con margini glabri. Il fogliame è più folto di quello della Vinca Major. I fiori, peduncolari e con l'apice troncato obliquamente, sono più piccoli di quelli della Vinca Major; la corolla è formata da 5 petali del caratteristico colore violetto-blu pervinca appunto, con un occhio bianco al centro. I frutti, che assumono colorazione bruna quando maturi, sono dei follicoli semicilindrici che presentano al loro interno semi allungati.

 

 Ecologia 

  • La Pervinca minore preferisce i sottoboschi, soprattutto sta nei boschi di caducifoglie; in particolare è facile trovarla sotto le querce o sotto alberi ampi, perché la piantina preferisce zone ombrose. Può crescere ad un'altitudine fino a 1100 metri. Ormai è molto diffusa, la possiamo trovare lungo le ripe e anche lungo i bordi delle strade, e spesso è coltivata a scopo ornamentale, anche se a questo fine è forse più usata la Vinca rosea.

 

 Fenologia 

  • La pervinca minore fiorisce nel periodo tra marzo e maggio, e a volte è possibile una seconda fioritura in autunno. 

 

 Gen
Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov

Dic

 

[mantenere lo sfondo verde per i mesi di fioriture, cambiare lo sfondo su bianco per i rimanenti]

 

 Coltivazione 

  • La coltivazione della Pervinca non è difficile. La piantina necessita di luce e aria. La temperatura ottimale in estate varia dai 21°C ai 29°C, mentre d'inverno tra i 16°C e i 18°C; sotto i 15°C la pianta inizia a manifestare sofferenza. La si annaffia abbondantemente in primavera ed estate, mentre in autunno e inverno il tanto per mantenere il terriccio umido. Il rinvaso è bene effettuarlo tra gennaio e marzo. Si possono infine riprodurre con la semina, oppure per talea.

 

 Perché è importante?

  • Tutte le specie della Vinca contengono vincristina, e per questo sono considerate tossiche se utilizzate in ambito domestico e ingerite in dosi errate, tant'è che l'assunzione di parti della pianta possono portare sintomi come nausea, vomiti, febbre, allucinazioni, insonnia, convulsioni e cefalea. Già i greci conoscevano la pericolosità della pianta, infatti il suo nome della sua famiglia deriva  dal greco "apo", che vuol dire lontano, e "kyon" che vuol dire cane, proprio perché persino i cani se ne tenevano alla larga sapendo che per loro erano velenose. Tuttavia la Vinca viene usata nel campo farmaceutico, per migliorare la circolazione periferica e capillare, quindi aiutare l'ossigenazione del cervello; la pianta contiene infatti una sostanza, la vincamina, che agisce contro i disturbi vascolari della terza età; la radice è consigliata nelle turbe di circolazione dovute a sindromi arteriose, e ha proprietà antispastiche. La medicina popolare usava le sue foglie in infuso per stimolare le funzioni digestive o l'ipertensione; infatti la Vinca minor ha proprietà ricostituenti, digestive, diuretiche, ipotensive e antinfiammatorie. In naturopatia viene usata anche nel trattamento di anoressia, anemia, e disturbi della memoria; mentre per uso esterno, sotto forma di infuso, viene usata per curare le pelli arrossate, i foruncoli e gli eczemi. I suoi principi attivi sono l'alcaloide vincamina e altri alcaloidi minori, i fitosteroli, i tannini e l'acido ursolico. Il ministero della salute ha vietato di inserire negli integratori alimentari qualunque estratto di questa pianta. Attualmente si stanno ancora approfondendo gli effetti che alcaloidi come la vincamina o la vincristina possono avere sulle neuplasie tumorali, e sembra che esse abbiano buone potenzialità.
  • Già nel XV secolo la pianta veniva usata per curare il sanguinamento dal naso e l'angina pectoris. La pervinca in antichità veniva addirittura considerata una pianta magica: il suo nome infatti deriva dal latino "vincio" (in riferimento ai suoi fusti che si intrecciano tra loro) che significa appunto legare, non solo in senso fisico, ma anche in senso spirituale, e per questo veniva considerata il simbolo della fedeltà ed era usata per fare numerosi filtri d'amore.

 

 Avvistamenti

  • Essendo una pianta molto comune, può essere avvistata facilmente. Ad esempio è presente nel Parco Naturale "La Mandria", in Piemonte, o nel Parco del Rio Vallone tra Lecco e Milano; o ancora, la Vinca minor è autoctona nel Parco Pineta della Lombardia, o nei boschi del Parco della Valletta.

 

 Tutela e Valorizzazione

  • In Emilia Romagna secondo i "Provvedimenti per la salvaguardia della Flora regionale" tutte le specie del genere Pervinca sono considerate protette. Nessuna specie del genere Vinca è a rischio estinzione, anzi le piante sono diffuse e vendute dappertutto.

 

 Links e Riferimenti Bibliografici

 

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