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Ambystoma mexicanum - Axolotl

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Saved by Giada
on May 10, 2011 at 9:09:34 pm
 

 

CLASSIFICAZIONE 

Regno 

Animalia

Phylum 

Chordata

Subphylum 

Vertebrata

Infraphylum 

Gnathostomata

Superclasse 

Tetrapoda

Classe

Amphibia

Sottoclasse 

Lissamphibia

Ordine 

Caudata

Sottordine 

Salamandroidea

Famiglia 

Ambistomatidae

Genere 

Ambystoma

Specie 

mexicanum

NOMENCLATURA BINOMIA 

Ambystoma mexicanum

Shaw & Nodder, 1798 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Nome comune

  • Български (bulgaro): Аксолотл
  • Dansk (danese): Axolotl
  • Deutsch (tedesco): Axolotl
  • English (inglese): Axolotl
  • Español (spagnolo): Ajolote, Salamandra ajolote, Ajolote mexicano
  • Français (francese): Ambystome du mexique, Salamandre du mexique
  • Nederlands (olandese): Axolotl
  • 日本語 (giapponese): アホロートル
  • Polski (polacco): Ambystoma meksykańska
  • Português (portoghese): Ambystoma mexicanum
  • Русский (russo):Аксолотль
  • Українська (ucraino):Аксолотль
  • 中文(cinese):墨西哥蠑螈

 

La specie Ambystoma mexicanum è comunemente chiamata in Italia con il nome di Axolotl (pronunciato æksəˈlɒtl̩), le cui origini del termine risalgono all’antica civiltà azteca. A proposito della coniazione del nome, gli studiosi hanno elaborato due diverse teorie:   

 

  • La prima vede protagonista la divinità Xōlōtl, dio dei lampi, della trasformazione e della morte. Nella mitologia azteca, l’inizio dei tempi è narrato come un periodo di importanti decisioni degli Dei, riguardanti la nascita della componente biotica e abiotica del pianeta. In risposta alla necessità del sole di sorgere tutti i giorni sulla Terra, le divinità si riunirono per scegliere chi sacrificare tra loro in suo onore. Il prescelto per il sacrificio fu Xōlōtl che, non accettando la decisione dei compagni, fuggì nel tentativo di salvarsi. Il dio si nascose dalla morte assumendo le sembianze più disparate, fin quando non venne scoperto e ucciso nel corso della sua ultima trasformazione, quella in Axolotl. L’animale, racconta il mito, è dunque l’incarnazione vivente della divinità e per questo è stato anche soggetto della venerazione azteca.
 
  • La seconda teoria corrisponde invece alla traduzione letterale del termine. Nella lingua azteca Nāhuatl, il nome Axolotl, deriva dalla combinazione delle parole "Ātl", dio dell’acqua, e " Xōlōtl", dio dei lampi, della trasformazione e della morte, che nelle rappresentazioni artistiche veniva raffigurato dagli Aztechi come un uomo con la testa di un cane. Per questo motivo “Āxōlōtl” viene tradotto in italiano come cane acquatico, mentre in inglese come water-dog. La traduzione del termine Axolotl può però assume altri significati, quali: water doll (bambola d’acqua), water slave (schiavo d’acqua), servant of the water (servo dell’acqua). 

 

 

SOPRANNOMI

Gli Australiani e i Neozelandesi si riferiscono spesso all’Ambystoma mexicanum come al Mexican Walking Fish (pesce messicano che cammina) per la sua morfologia. Tuttavia, la reale classe di appartenenza dell’animale è l’Amphibia. Un altro soprannome, meno carino del precedente, attribuitogli per l’aspetto insolito, è Water Monster (mostro acquatico).

 

 Distribuzione  e habitat

 

Inizialmente gli Axolotl erano animali endemici dei laghi Chalco e Xochimilco, specchi d’acqua dolce situati nel cuore del Messico, a sudest della valle omonima. Tuttavia nel corso della storia, il continuo proposito dell’uomo di guadagnare terre da coltivare ed il drenaggio d’acqua contro le frequenti alluvioni di Città del Messico, hanno trasformato entrambi i paesaggi lacustri in reti di canali più o meno profondi. Oggi gli esemplari di Ambystoma mexicanum selvatici rischiano di estinguersi non solo per la restrizione del loro biotopo, ma anche per l'alto tasso di inquinamento e l'inserimento nel loro habitat di specie animali alloctone.

 

 AXOLOTL-cartina.jpg

La cartina compara la situazione idrografica attuale con quella passata.

 

 

I corsi d’acqua in cui vivono gli Axolotl hanno fondale fangoso, presentano assenza di corrente e sono caratterizzati da una fitta vegetazione acquatica. Il clima della regione è semisecco temperato, con temperature medie intorno ai 14-18°C. La stagione delle piogge comprende i mesi da giugno a ottobre, con precipitazioni annue non superiori ai 600 mm.

 

L’animale, in condizioni estreme, sopravvive tra i 5 e i 10°C, rallentando il proprio metabolismo e diminuendo l’apporto di cibo; mentre temperature superiori ai 26°C debilitano fortemente il suo corpo, portandolo rapidamente all’esposizione di malattie e, conseguentemente, alla morte (30°C).

 

Da un punto di vista chimico, l’Axolotl vive in acque mediamente dure, cioè contenenti al loro interno equilibrate concentrazioni di sali. Questo perché in acque tenere (poco mineralizzate) l'esemplare soffre di un’anemia temporanea, dove la pelle sbianca e le branchie perdono il loro colore rosso acceso per qualche minuto o ora. Il pH ottimale dell'acqua abitata dall'Axolotl è neutro o leggermente basico, compreso tra 7 e 7,5.

 

 Morfologia  e anatomia

  • [inserire le caratteristiche morfologiche e anatomiche della specie] 

 

 Biologia

  • [inserire informazioni relative alla biologia della specie: riproduzione, comportamento]

 

 Curiosità

  • [inserire informazioni peculiari della specie]

 

 Avvistamenti

  • [inserire i luoghi in cui sono sati avvistati esemplari della specie]

 

 Progetti e Iniziative

  • [inserire enti ed istituzioni che "adottano" la specie]

 

 Links e riferimenti bibliografici

 

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